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Con i Comuni, diversi in Calabria, che sono riusciti a chiudere i bilanci di previsione 2023 soltanto alla fine dell’estate, rispettare la scadenza del 31 dicembre per approvare quello concernente il triennio 2024-2026 è davvero utopistico. Diverse sollecitazioni a procrastinare sono già arrivate in tal senso dai territori, tali da spingere i vertici nazionali di Anci e Upi a inoltrare una formale richiesta al governo. I due presidenti, Antonio Decaro e Michele de Pascale, hanno inviato una missiva al ministro Piantedosi per chiedere una proroga dei termini di approvazione del Bilancio di previsione 2024-2026 al 31 marzo 2024.
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