Marco Carta torna con un nuovo singolo intenso e malinconico intitolato Voragine, disponibile da oggi su tutte le piattaforme digitali. Il brano, scritto e prodotto da Le Ore insieme a Marco Carta e Marco Rettani, è una riflessione profonda sul potere dei ricordi e sulla nostalgia di un amore passato.

Il singolo arriva dopo un periodo di grande successo per Marco Carta: il singolo estivo Sesso Romantico, la vittoria al festival internazionale Kenga Mahjike con (Forse) Non Mi Basti Più e un lungo tour in giro per l’Italia con Supernova.

Voragine è anche l’occasione per annunciare il Voragine Tour, un tour estivo che porterà Marco Carta in giro per l’Italia a partire da giugno. Le prime date confermate sono:

  • 13 giugno – Tito (PZ)
  • 8 luglio – Serino (AV)
  • 16 luglio – Pimentel (SU)
  • 5 agosto – Cuglieri (OR)
  • 7 agosto – Ruoti (PZ)
  • 10 agosto – Villa S. Maria (CH)
  • 8 settembre – Burcei (SU)

Voragine è un viaggio introspettivo attraverso le emozioni di un amore finito, ma che continua a vivere nei ricordi. Il testo, ricco di metafore e immagini evocative, dipinge un quadro di malinconia e speranza, con la musica che diventa l’unico filo conduttore che lega il protagonista al suo passato.

Ecco il testo:

I giorni passano non mi salutano

veloci con i fari alti mi distraggono

forse non resterò chissà che resterà

se cambio strada cambio aria cambierò città

sembrerà di non capirci niente

ora sembri già un tatuaggio sulla pelle

che va via da me

una voragine

però ti riconoscerei

in piena notte nella musica che suona

ma tu pensa se stasera fosse l’ultima

questi occhi rossi parlano per me

piangono per te piangono le nuvole

come wasabi sopra il palato

bruciami come l’estate dura un istante

oh baby please parlami di te fammi ridere

dammi storie che porterò con me

lo sai che è un incubo da fare in due

non vedersi più

però ti riconoscerei

in piena notte nella musica che suona

ma tu pensa se stasera fosse l’ultima

questi occhi rossi parlano per me

piangono per te piangono le nuvole

ma pensa se stasera fosse l’ultima

è un incubo per due non vedersi più

ti riconoscerei in piena notte nella musica

però ti riconoscerei

in piena notte nella musica che suona

ma tu pensa se stasera fosse l’ultima

questi occhi rossi parlano per me

piangono per te piangono le nuvole

ma pensa se stasera fosse l’ultima