PESCARA. Il progetto di un grande centro turistico da realizzare al posto dell’ex cementificio di via Raiale ha ricevuto un altro via libera. Nei giorni scorsi, si è riunita la conferenza dei servizi con Arta, Asl, Regione e Provincia ed è stato dato parere favorevole al piano di caratterizzazione, cioè all’analisi del terreno propedeutica all’avvio dei lavori. Il progetto è della Calbit, la società che nel 2018 ha acquistato l’ex cementificio e ha presentato una proposta di riqualificazione. L’intero iter è seguito dall’assessore all’ambiente Isabella Del Trecco. Il primo intervento, dunque, potrà partire già nel prossimo mese di gennaio. Invece, la demolizione dello stabilimento e la costruzione del centro turistico dovrebbe cominciare entro la prossima estate per finire entro il 2025.
IL VIA LIBERA L’esito della conferenza dei servizi è stato riferito dall’architetto Giovanni Marchionne, il tecnico delegato della società Netlab che ha presentato il progetto. Piano che, nell’agosto scorso, aveva ricevuto una serie di prescrizioni, tutte accolte dalla società. «Il piano ora ha ricevuto parere positivo», ha detto Marchionne. Alla conferenza dei servizi erano stati invitati, oltre alla Netlab, l’Arta, il dipartimento Territorio e ambiente della Regione, il corpo della polizia provinciale, il servizio di Igiene ed epidemiologia della Asl, la società Geosoil che ha elaborato il piano di caratterizzazione ambientale. Nella precedente riunione, era stato richiesto alla Geosoil di presentare, tra le varie cose, una planimetria raffigurante il perimetro del sito oggetto di investigazione; un’altra planimetria rappresentativa dell’andamento del deflusso della falda acquifera superficiale; ulteriori informazioni sulla caratterizzazione dei siti contaminati; la rappresentazione della caratterizzazione anche su dati catastali. Prescrizioni che sono state tutte recepite dalla Geosoil e per questo è stato dato il parere positivo al piano.
IL PROGETTO Dopo gli interventi di caratterizzazione ed eventuale bonifica del terreno, si potrà procedere alla realizzazione del progetto chiamato Porta d’Abruzzo. Secondo i calcoli, i lavori di riqualificazione potrebbero già cominciare entro la prossima estate per finire entro il 2025. L’intenzione è quella di abbattere il vecchio stabilimento industriale, in disuso e abbandonato da anni, per realizzare un grande centro a servizio dei turisti che verranno a visitare l’Abruzzo. Un centro che contenga anche un piccolo albergo, un auditorium per i convegni nazionali e internazionali, un anfiteatro e una biofarm. Ma soprattutto uffici con servizi dedicati al turismo, dalla prenotazione di viaggi, escursioni, hotel, itinerari guidati. Il grande edificio avrà cinque piani. Il primo livello ospiterà la hall principale con scale mobili, servizi locali tecnici, gli uffici delle società di affitto monopattini, bici, moto e auto. Dalla hall si accederà anche al parcheggio delle moto in affitto e all’area di sosta breve dei mini bus, van, auto a noleggio con conducente, taxi. Al secondo piano, le società di gestione del terminal turistico, mentre il terzo livello sarà il cuore del centro con punti di accoglienza, una grande reception con operatori multilingue, una galleria per l’esposizione di tutto quello che i territori locali possono offrire, con spazi quindi per la Regione, le Province, i Comuni, le associazioni, i parchi, gli imprenditori enogastronomici, manufatturieri e di altri settori. Il quarto piano sarà dedicato alle attività di svago, come palestra, spa, sala gaming, biblioteca, discoteca. Al quinto, infine, ci sarà un impianto fotovoltaico per garantire l’autonomia energetica sufficiente per il centro.