ROSETO. Si complicano le riaperture a giugno dell’ufficio informazioni e accoglienza turistica (Iat) in piazza della Libertà e del suo punto estivo al lido La Lucciola. Il Comune si è attivato per affidare il servizio per tre anni e garantire dunque una continuità che manca dal 2020. Sono stati anche individuati cinque operatori tra i quali sarà individuato il gestore dei due sportelli. I candidati hanno a disposizione venti giorni per presentare la documentazione e poi un’apposita commissione valuterà le offerte e indicherà la migliore.
Per completare la procedura servirà almeno un mese e di conseguenza la riapertura entro giugno è quanto meno a rischio. «C’è un percorso ben definito per dotare la città di un ufficio di informazione e accoglienza turistica di alto livello», afferma l’assessore al turismo Annalisa D’Elpidio, «è stato progettato con attenzione, seguendo i tempi dettati dalle norme, per garantire che ogni passo sia conforme alla legge e perché vengano superati una volta per tutte i problemi del passato». Dopo la gestione dello Iat da parte della Pro loco da novembre 2018 fino a dicembre 2020, l’ufficio non ha avuto pace. La precedente amministrazione per il 2021 aveva emesso un bando con aggiudicazione all’associazione temporanea di scopo, formata dalla cooperativa Labor e dall’associazione Roseto Incoming. I primi mesi di gestione sono andati bene: l’ufficio funzionava e in estate era aperto anche il punto d al lido La Lucciola. A dicembre 2021, però, sono iniziati i problemi. La Labor non poteva assicurare la presenza di personale tutti i giorni, in particolare nei fine settimana e durante le festività natalizie e così aveva richiesto due addetti a Roseto Incoming. L’accordo, però, non c’è stato e i rapporti tra i due gestori si sono progressivamente incrinati fino alla chiusura dell’ufficio il 22 maggio 2022. Per quell’estate il Comune ha assicurato l’apertura con proprio personale, mentre l’anno scorsa a gestire lo Iat è stata la Lega navale. «Si tratta di un servizio fondamentale per una città turistica come la nostra. Riconoscendo questo fattore, abbiamo deciso di affidarlo, tramite una procedura negoziata, per un periodo che può arrivare fino a tre anni attraverso il rinnovo», conclude D’Elpidio, «questa decisione è stata presa con l’intento di coinvolgere società esperte del settore che possano portare la loro esperienza e competenza per migliorare ulteriormente la qualità dei nostri servizi. Questo permetterà, inoltre, una pianificazione di tutte le attività dello Iat a lungo termine, dando la possibilità a chi gestirà il servizio di progettare per il futuro. Dopo anni caratterizzati da problemi e difficoltà, siamo pronti a fare un passo avanti».
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