AVEZZANO. Tenta di raggirare un’anziana con la truffa del finto incidente, ma in casa ad aspettarla trova gli agenti del commissariato di Avezzano. In manette è finita una donna campana di 48 anni, P.E.. Sulla vicenda sono ancora in corso indagini per cercare di acciuffare i complici.
La vittima del raggiro è una 70enne che vive nel centro della città. Sabato mattina la donna è stata contatta al telefono fisso da un sedicente avvocato che la metteva in allarme comunicandole che il figlio era rimasto coinvolto in un gravissimo incidente nel quale era deceduta una persona e per questo rischiava la galera. Prima di riattaccare l’impostore ha annunciato alla pensionata la telefonata di un carabiniere.
Nel frattempo, l’anziana ha preso il cellulare e ha mandato un vocale al marito. Intuito il tentativo di raggiro, l’uomo ha avvertito il 113. A casa dell’anziana si sono presentati gli agenti dell’anticrimine.
Nel mentre, la signora aveva già ricevuto la telefonata del finto carabiniere che le proponeva il pagamento di 9mila euro per salvare il figlio. Non avendo però la disponibilità di tutto quel denaro, la vittima accettava consegnare anche oggetti di valore con il truffatore che si faceva indicare gli oggetti e sceglieva quelli di maggior pregio. Lo scopo era anche tenere la signora occupata al telefono. Il finto carabiniere annunciava poi la visita di una sua assistente. Una donna alta circa un metro e ottanta, con capelli lunghi e neri, ben vestita e tono rassicurante. Una volta in casa della pensionata, la truffatrice prendeva il telefono e al suo complice diceva: «È tutto apposto». Mentre si faceva consegnare soldi, gioielli e atri preziosi i poliziotti la dichiaravano in stato di arresto sequestrandole contanti e due cellulari. Ora si trova nel carcere di Teramo. Proprio dall’esame dei telefonini si punta a risalire ai complici. Che potrebbero aver messo a segno colpi in altre località dell’Abruzzo. (f.d.m.)