TERAMO. Davanti al giudice si è avvalso della facoltà di non rispondere e il suo avvocato difensore ha chiesto una perizia sull’effettiva capacità di intendere e di volere al momento dei fatti perché, sostiene il legale, potrebbe essere stata compromessa dall’uso di sostanze stupefacenti e alcol. Resta in carcere il 32enne di Val Vomano arrestato con l’accusa di maltrattamenti nei confronti della moglie che avrebbe tentato di strangolare (pm Enrica Medori titolare del fascicolo). Ieri mattina a Castrogno si è svolta l’udienza di convalida davanti al gip Lorenzo Prudenzano. L’uomo è assistito dall’avvocato Luca Carbonara che ha chiesto al giudice la perizia e la detenzione in una comunità di recupero per consentire al suo assistito l’avvio di un programma di cura. Sulla richiesta di perizia il giudice si è riservato, mentre ha convalidato l’arresto con la custodia in carcere. La donna in passato aveva già denunciato l’uomo per maltrattamenti con la Procura che in quell’occasione aveva chiesto una misura cautelare non concessa. La notte tra giovedì e venerdì il nuovo drammatico episodio di maltrattamenti con l’uomo che si è accanito ancora sulla donna picchiandola, trascinandola per i capelli in casa dopo aver messo a soqquadro l’abitazione: un crescendo di violenza culminato con le mani strette intorno a collo. Ed è proprio in questo momento che i carabinieri sono entrati nell’abitazione dopo la richiesta d’aiuto fatta dai suoceri che, dopo aver sentito le urla della donna, hanno subito chiamato il 112. Per l’uomo è scattato l’arresto con detenzione in carcere.(d.p.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.