L’AQUILA. «Definire la capienza del fondo integrativo salariale, produrre un piano di gestione per garantire l’occupazione, trasformare i contratti delle unità di personale a contratto part-time verticale, indire i concorsi per il funzionamento della stazione di Campo Imperatore valorizzando gli stagionali e strutturare un cronoprogramma per la ripresa dell’esercizio».
All’indomani del consiglio comunale straordinario e aperto sulle criticità del Centro turistico Gran Sasso, le opposizioni unite tornano a tallonare la giunta sugli impegni contenuti nell’ordine del giorno presentato in aula e poi votato all’unanimità dall’intera assise. «Siamo riusciti a rompere l’omertà e l’immobilismo dell’amministrazione Biondi sulla drammatica situazione del Ctgs», ha esordito la consigliera del Partito democratico Stefania Pezzopane nel corso della conferenza stampa sull’esito del consiglio. «Ora seguiremo passo passo il percorso concreto di attuazione delle richieste fatte al sindaco e alla giunta, e contemporaneamente attiveremo una richiesta di un nuovo consiglio comunale che ragioni con un più ampio respiro della valorizzazione del Gran Sasso».
«Abbiamo per ora ottenuto il voto unanime su un documento che tutela i lavoratori con misure concrete di brevissimo periodo, ma una grande discussione collettiva sullo sviluppo della nostra montagna nel medio e lungo periodo non è più rinviabile», ha poi aggiunto il consigliere Stefano Albano (Pd). Quindi gli interventi degli esponenti degli altri gruppi di minoranza, con Paolo Romano (L’Aquila nuova) che ha fatto presente come «la responsabilità e vicinanza al territorio da parte dell’opposizione non può chiaramente nascondere 7 anni di mancata programmazione, di criticità non affrontate e di scarsa attenzione data da questa giunta comunale al Ctgs», ed Enrico Verini di Azione che ha invece rivendicato la paternità del documento: «È importante che la città sappia che noi esercitiamo un ruolo finalizzato a dare soluzioni ai problemi della città, pur come minoranza: abbiamo sollevato la questione portandola in consiglio, abbiamo scritto e presentato soluzioni concrete e abbiamo anteposto l’interesse del comprensorio del Gran Sasso a quello dell’appartenenza politica, condividendo le nostre proposte con la maggioranza, tanto che alla fine è stato votato un documento unico, all’unanimità». Dichiarazioni poi suffragate da quelle di Lorenzo Rotellini (L’Aquila coraggiosa): «Finalmente, dopo il consiglio comunale straordinario, riusciamo ad andare incontro alle richieste dei sindacati e dei lavoratori, come sempre grazie all’opposizione che detta nuovamente la linea».