L’AQUILA. Il Superbonus 110% per il governo è ormai un capitolo archiviato. Lo ha detto chiaramente il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, alla luce della mancanza di risorse per continuare a tenere in piedi la misura. Ma cosa cambierà nel 2024 per lavori e detrazioni e quali possibilità restano in piedi?
Per quanto riguarda i condomini, da gennaio la detrazione sulle spese per i lavori che migliorano di due classi l’efficienza energetica scende dal 110% al 70%. Per chi ha avviato i lavori nel 2022 resta la possibilità di cedere il credito o avere lo sconto in fattura, ma per coprire i costi dell’intervento i condomini dovranno versare una differenza di almeno il 30%, o concordare con l’impresa una riduzione dei lavori. Potrebbero anche anticipare a fine anno tutte le spese: il bonus resterebbe al 110%, ma solo per chi lo porta in detrazione, non per lo sconto in fattura o la cessione. Per gli edifici unifamiliari, invece, i lavori con la detrazione al 110% dovranno terminare obbligatoriamente entro l’anno. In caso contrario, si perde la possibilità di accedere al Superbonus 110%, con il ritorno al regime ordinario del 50%.
S.O.S. CONDOMINI.
Moltissimi ancora gli interventi da concludere nei condomini. A fine ottobre dovevano ancora essere fatti 13 miliardi di lavori. Per tutti quelli che slitteranno al 2024 la detrazione scenderà dal 110 al 70%, con il rischio concreto di contenziosi milionari con le imprese. La proroga di due mesi per i lavori nei condomini è stata, infatti, bocciata senza appello dal ministro dell’Economia.
Una seconda ipotesi è la possibilità, per il direttore dei lavori, di asseverare uno Stato di avanzamento lavori (Sal) straordinario a fine anno. Nel Superbonus i Sal non possono essere più di tre, e ciascuno non può essere inferiore al 30% dei lavori. Il Sal straordinario a fine 2023 permetterebbe di certificare tutte le lavorazioni effettuate entro l’anno, ed è su questo che sta lavorando il Parlamento, garantendo per quelle spese la detrazione al 110%, anche nei condomini che non hanno raggiunto il 30% o il 60% dei lavori.
Quanto all’acquisto dei materiali, se vengono pagati, e la fattura è inserita nel Sistema dell’Agenzia delle Entrate entro fine anno, la detrazione per i materiali resta al 110%, mentre quella per la loro installazione, se slittasse al 2024, darebbe origine a una detrazione del 70%. Difficilmente però il Sal straordinario entrerà nella manovra di Bilancio. Forse troverà posto nel Milleproroghe.
COME CAMBIANO ALTRI BONUS.
Le ristrutturazioni edilizie daranno luogo a una detrazione del 50%, su una spesa massima di 96 mila euro. Gli interventi di efficienza energetica avranno invece un bonus tra il 50% e il 65%. Il miglioramento di una o due classi sismiche dell’edificio produrrà una detrazione dal 70% all’85%.
Cessione del credito e sconto in fattura resteranno attivi solo per i lavori Superbonus già avviati e, fino al 2025, per il Superbonus che può essere attivato in aggiunta al contributo pubblico di ricostruzione post sisma, per coprire la spesa che resterebbe in carico ai proprietari. (m.p.)
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