PESCARA . La stagione balneare 2024, in Abruzzo, è salva. I 19 comuni costieri che vanno da Martinsicuro a San Salvo recepiranno la direttiva dello Stato che proroga le concessioni balneari fino a dicembre prossimo. Intanto, si prepara il terreno per tutelare anche la successiva stagione turistica 2025, alla luce della direttiva Bolkestein. Sarà un Comitato tecnico, costituito da Regione, Anci e Comune, ad individuare un percorso amministrativo condiviso per l’avvio dei bandi di gara per il rinnovo delle concessioni. Una sorta di reticolato con criteri uguali per tutti, che faciliterà le amministrazioni locali nell’indizione delle gare di appalto. Resta da capire come – e in che misura – lo Stato garantirà gli indennizzi alle attività balneari che svolgono questo servizio da anni, qualora subentrino altri gestori. In Abruzzo sono 617 le concessioni demaniali riferita a stabilimenti balneari: imprese prevalentemente a carattere familiare, che vivono di turismo estivo.
TAVOLO TECNICO.
All’incontro di ieri pomeriggio, convocato a Pescara alla luce della recente sentenza del Consiglio di Stato, che stabilisce il termine ultimo della deroga delle concessioni balneari al 31 dicembre 2023, hanno partecipato il presidente della Regione, Marco Marsilio, l’assessore alle attività produttive, Tiziana Magnacca, il sottosegretario con delega al Turismo, Daniele D’Amario, il consigliere regionale che proprio ieri ha ricevuto la delega al Demanio marittimo, Nicola Campitelli, e il vice presidente dell’Anci, delegato al Demanio Abruzzo, Enrico Di Giuseppantonio, oltre a sindaci, assessori e dirigenti di Regione e comuni.
L’obiettivo, in attesa che il Governo nazionale emani i decreti attuativi della legge del 2022 su mercato e concorrenza, è quello di dare il via ad un percorso tecnico-amministrativo condiviso per l’avvio delle procedure, secondo la normativa vigente, «al fine di salvaguardare la stagione balneare 20024 e, al tempo stesso, mettere i comuni costieri abruzzesi nelle condizioni di tutelare anche la stagione turistica 2025».
Lo scopo è consolidare un orientamento, il più possibile unitario, con la Regione chiamata a svolgere un ruolo di mediazione con il Governo nella Conferenza Stato Regioni.
REGIONE IN CAMPO.
«Siamo stati l’unica regione d’Italia che, carte alla mano, ha difeso la categoria dei balneatori fino al Consiglio di Stato», ha dichiarato Campitelli, «ci troviamo di fronte ad un panorama che cambia di giorno in giorno tra sentenze e ordinanze. Nel rispetto della legge vogliamo tutelare il mondo produttivo e le attività della nostra Costa, che meritano di poter continuare a lavorare». Campitelli ha definito l’incontro «proficuo per avviare un percorso, insieme ad Anci e ai sindaci, che possa far stare tranquilli tutti: Regione, Comuni e le attività produttive che, legittimamente, devono poter produrre sviluppo, ricchezza e posti di lavoro».
L’Abruzzo, in sede di conferenza Stato – Regioni, chiederà una norma univoca, a livello nazionale, «per stabilire dei criteri che possiamo fare nostri e riverberare a livello locale», ha spiegato Campitelli, «sono stato nominato consigliere delegato al demanio marittimo: riprendiamo questo percorso laddove era stato interrotto qualche mese fa».
TUTELARE I BALNEATORI.
«C’è una presa d’atto sulla proroga delle concessioni balneari per il 2024», ha sottolineato Di Giuseppantonio, «il Comitato tecnico servirà ad avere l’univocità di tutte le amministrazioni sul rinnovo delle concessioni e sui bandi, con l’individuazione di un percorso tecnico che porterà all’applicazione delle normative europee. Ora attendiamo le decisioni del Governo».