
SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA. Si avvicinano le elezioni comunali di inizio giugno ma a Sant’Egidio la situazione politica è ancora in divenire. Per il momento sono certe – o meglio, sono state annunciate pubblicamente – due liste, corrispondenti ad altrettante candidature a sindaco: quella di Alessandro Forlini di Fratelli d’Italia, capogruppo del centrodestra sui banchi dell’opposizione, e quella di Annunzio Amatucci, anche lui esponente di Fratelli d’Italia ma intenzionato a formare una lista civica trasversale. Il primo cittadino uscente Elicio Romandini, uomo di centrodestra che vinse le ultime elezioni guidando una lista civica trasversale con esponenti del Pd e non solo, dovrebbe riproporsi per un secondo mandato visto anche che ha rinunciato alle sirene del centrodestra per una candidatura in Regione. È da vedere se lo farà di nuovo con l’appoggio del Pd, visto che i Dem potrebbero anche formare una lista propria. E per la candidatura a sindaco, negli ambienti del Pd, c’è chi punta fortemente sulla figura dell’esperto Luigino Medori, ex segretario locale dei Dem, già vice sindaco e assessore all’urbanistica e persona che conosce a memoria la macchina amministrativa. Non è detto che Medori non possa correre con il sostegno del sindaco uscente Romandini. Inoltre è da verificare se il gruppo di Azione, coordinato dal medico Ivano Capriotti, deciderà di appoggiare il Pd oppure se formerà una propria lista.
Dal centrodestra Forlini dice: «I tempi stringono, le elezioni comunali sono vicine e io e il mio gruppo già ci stiamo muovendo in tal senso per un progetto trasparente, lineare, con la consapevolezza di riprenderci il municipio visto che Sant’Egidio è una cittadina prettamente di centrodestra. Ma, al di là di ciò, i santegidiesi da più parti ci chiedono un cambiamento».
Domenico Laurenzi