GIULIANOVA. Una tradizione marinara di Giulianova è stata riscoperta grazie a Walter Squeo, noto pescatore locale. Squeo ha deciso di riportare in vita il guazzetto alla giuliese, un piatto storico della marineria. Questa ricetta Squeo l’ha ereditata dal compianto marittimo Bruno Fiorà, che perse tragicamente la vita nel 2007 inghiottito dalle onde mentre era in barca. Squeo ha voluto onorarne la memoria riproponendo il guazzetto, non solo come piatto, ma come simbolo di una cultura che non vuole essere dimenticata. «A differenza del brodetto», spiega Squeo, «il guazzetto alla giuliese era la colazione di un equipaggio formato da cinque persone. Nasce dalla paranza: i marinai utilizzavano il pesce della prima salpata delle sei e mezza, di taglia più piccola, mentre il pescato di dimensione più grande veniva destinato alla vendita al mercato».
Questo piatto è composto da scampi, seppie, scorfani, angioletti, triglie, vongole e tracine, che insieme creano una sinfonia di sapori unica. Il guazzetto alla giuliese si distingue dal brodetto per una caratteristica peculiare: è un piatto “in bianco”, privo di pomodoro. «Ogni mattina, come da tradizione», racconta Squeo, «il comandante della barca aveva il privilegio di inzuppare per primo il pane abbrustolito nella pentola del guazzetto, dando così il via libera e agli altri componenti dell’equipaggio, che a turno facevano la loro scarpetta».(s.g.)