PESCARA. Tasse comunali non pagate per oltre 38mila euro. Il debitore del Comune non è un residente come tutti gli altri ma l’Ente manifestazioni pescaresi, «un concentrato di storia, arte e tradizioni. Istituzione cardine della proposta culturale cittadina e regionale», questo il biglietto da visita dell’associazione fondata nel 1950. Il debito per i tributi ignorati è un’altra tegola che si abbatte sull’Ente manifestazioni dopo la polemica in consiglio comunale sulle quote societarie non versate e sugli ingressi in società negati a tre associazioni.
PIGNORAMENTO Il debito per le tasse mai saldate è stato scoperto dall’Adriatica Risorse, la società municipalizzata del Comune che si occupa della riscossione delle tributi locali: «A seguito del controllo attivato dal settore finanziario presso Adriatica Risorse è emerso che l’Ente manifestazioni pescaresi risulta essere inadempiente per un importo di 38.219,45 euro», recita una determina del Comune. Una somma che la partecipata comunale vuole recuperare e l’azione legale è stata già avviata: «In data 20 marzo 2024 Adriatica Risorse ha emesso l’atto di pignoramento dei crediti verso terzi a carico dell’Ente manifestazioni pescaresi». L’organizzatore di spettacoli, manifestazioni culturali, artistiche e musicali, dal jazz al circo, adesso deve fare i conti con l’onta di un pignoramento.
FATTURA Ecco cosa è successo: l’Ente manifestazioni – composto dal Comune di Pescara e dall’associazione Amici dell’Ente manifestazioni, Walter Meale presidente del cda – avrebbe voluto incassare dal Comune la somma di 21.533 euro come «saldo per servizio di accoglienza, informazione, promozione dell’offerta turistica della città di Pescara presso la struttura Urban Box di piazza della Rinascita, anno 2023». L’Ente manifestazioni ha presentato la fattura e, all’atto della liquidazione, l’Adriatica Risorse ha dato lo stop al pagamento: con la scoperta del debito pendente di quasi 40mila euro, l’Ente manifestazioni non può incassare. Per questo, è scattata la procedura di intervento sostitutivo «per corrispondere l’importo dovuto dall’Ente Manifestazioni Pescaresi a Adriatica Risorse». Il Comune, quindi, è obbligato a girare i fondi nelle casse dell’Adriatica Risorse per 17.650 euro «al netto dell’Iva 22%» e altri 3.883 euro «quale importo dell’Iva al 22% direttamente all’Erario». A conti fatti, resta un debito di altri 20mila euro che, presto, dovrà essere saldato.
SCONTRO POLITICO La gestione dell’Ente manifestazioni era stata al centro di un’interrogazione del Pd che aveva denunciato la presenza di un buco in bilancio da 20mila euro a causa delle quote non versate dal socio privato, l’associazione Amici dell’Ente manifestazioni guidata dall’ex prefetto Vincenzo D’Antuono. Altro filone la mancata risposta a tre associazioni che avevano chiesto di entrare nella società: l’associazione Flaiano, cioè il motore dei premi internazionali con la presidente Carla Tiboni, l’Arci e Adri Music.
©RIPRODUZIONE RISERVATA