TERAMO . Lo scontro politico in Comune sul piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) continua senza esclusione di colpi. Nel mirino finisce la scelta di gran parte dell’opposizione di disertare la seduta della commissione consiliare che sta esaminando il provvedimento da varare in consiglio. Per il presidente Emiliano Carginari si tratta di una decisione «grave e poco rispettosa dei cittadini». Il consigliere bacchetta i colleghi dei gruppi di minoranza, bollando tra l’altro come non vere le accuse con cui hanno motivato l’assenza. «Le commissioni sono state sempre convocate nei termini e con argomenti definiti e ai componenti sono stati già trasmessi i seguenti documenti: la convenzione con Easy Help con tutti gli allegati, tutti i documenti della gara della sosta a raso, le tavole del Pums – sia vecchie che con retini nuovi – e le relazioni allegate al piano», puntualizza Carginari. Alla seduta della commissione convocata per venerdì erano presenti per l’opposizione solo Alessio D’Egidio e Maria Cristina Marroni, mentre Niki Bartolini si è assentato per motivi di salute.
«I documenti inviati riguardano tutti gli argomenti trattati e quindi sono sufficienti ed esaustivi per esaminare i punti all’ordine del giorno», insiste Carginari, «mi spiace rilevare come a oltre trenta giorni dalla pubblicazione del Pums prosegua l’azione ostruzionistica di parte della minoranza su uno degli strumenti più importanti per la città». L’opposizione, a detta del presidente, si sottrae così al compito di «entrare sui contenuti e dare il proprio contributo costruttivo, al di là delle appartenenze politiche, al principale strumento volto a migliorare la qualità della vita dei cittadini e di tutti coloro che, per lavoro o durante il tempo libero, vivono la nostra città». Per Carginari «la minoranza, che ha avuto accesso a tutti gli strumenti per informarsi adeguatamente, così come il tempo per farlo, invece di continuare a polemizzare in maniera strumentale dovrebbe al contrario iniziare ad avanzare proposte, modifiche, suggerimenti e anche critiche nei luoghi deputati».
©RIPRODUZIONE RISERVATA