CHIETI. Cucina abusiva, telecamere installare senza autorizzazione, ragazzi che marinano la scuola e pregiudicati tra i clienti. È quanto è stato trovato in due locali del capoluogo teatino nell’ambito dei controlli mirati che, anche questa settimana, sono stati disposti dal questore della Provincia di Chieti Aurelio Montaruli nell’ambito dell’attività di prevenzione e repressione dei fenomeni di illegalità che riguardano diversi settori sottoposti a licenza o autorizzazione. In questa occasione l’attenzione si è rivolta al territorio urbano del capoluogo, dove sono stati controllati in particolare due bar: uno nel pieno centro cittadino e un altro nella zona dello Scalo.
Nel primo caso, nel centro della città, sono state rilevate delle carenze igieniche. È stato infatti accertato che nel retro del locale era stata allestita una cucina abusiva, per la quale non era stata ottenuta la necessaria autorizzazione sanitaria. Immediatamente è scattato l’ordine di cessare tale attività fino alla regolarizzazione dell’abuso e sono state comminate sanzioni ai gestori del locale per un totale di tremila euro. Tra i clienti, inoltre, sono stati anche identificati due minorenni che avevano marinato la scuola: entrambi sono stati riaffidati ai genitori, che sono stati subito avvisati dall’ufficio minori.
Diverse invece le violazioni riscontrate nell’altro bar controllato a Chieti Scalo: non era presente il test alcolemico per i clienti; il titolare non aveva pagato il canone Rai e né la Siae; non erano esposte le tabelle orarie; il sistema di videosorveglianza installato nel locale non aveva l’autorizzazione prevista. Per queste irregolarità l’esercizio sarà costretto al pagamento di una multa di circa duemila euro. Inoltre, in questo caso, tra i clienti del locale sono stati identificati diversi pregiudicati: una circostanza che sarà oggetto di attenta valutazione in futuro, come spiega una nota della questura, per una eventuale sospensione della licenza qualora dovesse risultare che si tratti di frequentazioni assidue e non casuali.
Le operazioni sono state effettuate da un team specializzato di più uffici: la squadra amministrativa e la divisione anticrimine della questura di Chieti, l’ispettorato territoriale del lavoro di Chieti-Pescara e il servizio Igiene degli alimenti e della nutrizione della Asl. (a.rap.)
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