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CHIETI. La violenza esplode all’alba. Sono le 5 quando scoppia una maxi rissa al bar Scalo24, in via Colonnetta: volano sedie, calci e pugni. E sono almeno 5 i ragazzi che si fronteggiano e colpiscono senza pietà, a poca distanza dalla stazione ferroviaria. Ad avere la peggio sono due amici di 25 anni, A.C.B. e S.T., entrambi residenti a Manoppello: hanno ferite alla testa e finiscono all’ospedale. Ora sono i poliziotti della squadra mobile di Chieti a dare la caccia ai violenti: ci sono già i primi sospettati, tra cui un giovane appena maggiorenne, in passato più volte denunciato per fatti analoghi. Gli stessi feriti, se dalle indagini venisse confermata la sussistenza del reato di rissa, rischierebbero di essere denunciati.
A lanciare l’allarme è stato il titolare del locale. Quando sono arrivati gli agenti della volante e, in ausilio, i carabinieri della sezione radiomobile, sul posto c’era solo chi ha assistito alla zuffa. I feriti erano stati già trasportati al pronto soccorso del Santissima Annunziata con le ambulanze del 118: non sono gravi, ma comunque i segni ben evidenti anche sul viso dimostrano la violenza dei colpi ricevuti. In base a una prima ricostruzione, il putiferio si è scatenato nel momento in cui davanti al bar sono arrivati tre giovani, a bordo di una macchina, che si sarebbero resi protagonisti di una sorta di spedizione punitiva. Il movente resta un mistero. Quel che è certo è che i violenti si sono lanciati di tutto, compresi un portatovaglioli in alluminio e, in base ad alcuni racconti, anche un posacenere di vetro.
Le telecamere del bar hanno ripreso tutto: gli investigatori le hanno acquisite e le stanno analizzando, a caccia di dettagli utili per identificare i responsabili. In questo senso potrebbero risultare determinanti anche le testimonianze. Come quelle che indicano sul luogo della rissa un diciottenne residente fuori città che, anche da minore, è stato autore di episodi di violenza così gravi da essere sottoposto al Daspo Willy con il «divieto di accesso negli esercizi pubblici e nei locali di pubblico intrattenimento» non solo del capoluogo teatino ma anche dell’intera provincia.
E ieri pomeriggio allo Scalo24, oltre agli investigatori della Mobile, sono arrivati i poliziotti della Scientifica: durante l’accurato sopralluogo sono state scattate fotografie e raccolte testimonianze. Il locale è stato già scenario di preoccupanti aggressioni: di recente, un teatino di 29 anni è stato condannato a quattro anni e due mesi di carcere per aver pestato uno studente calabrese la sera del 19 marzo 2022.
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