VASTO. Non si ferma la scia di furti sacrileghi a Vasto. Stavolta a finire nel mirino è stata la chiesa di San Giovanni Bosco: i ladri sono fuggiti con circa duecento euro in monete e quattro ampolle che custodivano gli oli sacri. Il parroco, don Alvaro Forcellini, si è rivolto ai carabinieri per denunciare un episodio che ha destato grande amarezza nell’intera comunità. Non è da escludere che a colpire sia stato qualche tossicodipendente della zona, che ha deciso di portare via anche le ampolle perché – essendo ricoperte di materiale dorato – immaginava (sbagliando) che potessero avere chissà quale valore. Il raid è stato messo a segno di notte, quando i ladri hanno forzato la porta d’ingresso nell’edificio sacro di via San Giovanni da Capestrano e sono riusciti a introdursi nell’ufficio del vice parroco: qui si sono impossessati del denaro e dei piccoli recipienti in vetro con gli oli sacri. Subito dopo, i malviventi hanno fatto perdere le loro tracce. All’indomani il prete si è accorto di ciò che era accaduto. I militari della compagnia di Vasto hanno eseguito un sopralluogo con l’obiettivo di trovare indizi utili per identificare gli autori del furto.
Non è la prima volta che la chiesa di San Giovanni Bosco finisce nel mirino. Il 24 novembre 2011, in pieno giorno, sparirono le ostie consacrate. Il raid fu scoperto nel corso della messa vespertina. Al momento dell’offertorio, il sacerdote si accorse che il tabernacolo era vuoto. L’arcivescovo Bruno Forte organizzò nella chiesa «un’adorazione riparatrice per richiamare l’attenzione dei fedeli sul valore dell’eucaristia e per alleviare il dolore della comunità davanti al grave gesto». (g.let.)
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