TERAMO. Teramo e Montorio al Vomano hanno ricordato ieri, a ottant’anni dalla sua uccisione, Ercole Vincenzo Orsini, fra i più fieri oppositori del fascismo e fra gli artefici della Liberazione del territorio teramano. Nel capoluogo, su iniziativa dell’Anpi (associazione nazionale dei partigiani), si è svolta una cerimonia partecipata e sentita in via Paladini dove campeggia una lapide in ricordo di Orsini e del suo sacrificio per la Patria. Alla presenza del sindaco Gianguido D’Alberto, di tanti studenti e dei nipoti del partigiano, il presidente del consiglio comunale Alberto Melarangelo e i rappresentanti dell’Anpi hanno ricordato la lotta partigiana teramana e le ferite inferte dal fascismo in Italia sottolineando la centralità di figure come quella di Orsini. Un uomo «che è stato un combattente per la libertà, un vero resistente», ha detto Melarangelo.
Anche Montorio ieri mattina ha reso omaggio ad Orsini con una cerimonia, anche in questo caso organizzata dalla sezione locale dell’Anpi, che si è svolta nella piazza del paese dedicata proprio al partigiano. Alla commemorazione hanno preso parte le istituzioni e tanti studenti ai quali si vuol trasferire la memoria di una pagina di storia tragica che però ha visto uomini e donne comuni unirsi nella resistenza e poi nella Liberazione. Il ricordo di Orsini è passato anche da due momenti pomeridiani: a Teramo si è svolto un incontro con lo storico Luigi Ponziani e il docente Pasquale Iuso nella sala della biblioteca Delfico, mentre a Montorio, nella sala convegni del chiostro degli Zoccolanti, c’è stata la proiezione di un documentario realizzato da Ivan D’Antonio dedicato alla resistenza montoriese. (v.m.)