L’AQUILA. Dopo la sanità, la scuola. Ad accendere lo scontro, in piena corsa per le Regionali, è la cerimonia di consegna delle chiavi che il sindaco Pierluigi Biondi ha tenuto giovedì scorso a Pettino. Il Pd aquilano accusa: «Dal progetto sono spariti gli isolatori sismici». Il primo cittadino replica: «Il Pd non conosce la differenza tra competenze dirigenziali e ruolo di direzione politico-amministrativa: le procedure sono legittime e le accuse pretestuose».
l’attacco
«A qualche giorno dalle Regionali è stato riconsegnato il cantiere della scuola dell’infanzia Pettino-Vetoio», affermano dal Pd aquilano. «Con un anno di ritardo sui tempi annunciati, il sindaco è riuscito in tutta fretta a organizzare una cerimonia di consegna delle chiavi che, però, ha il retrogusto amarissimo della passerella elettorale. Altrove, si inaugurano scuole nuove col suono della campanella; all’Aquila, invece, si organizzano cerimonie per la consegna delle chiavi, sebbene sia evidente che i lavori, almeno all’esterno, vadano ancora completati. In campagna elettorale, però, tutto è lecito, in particolare per un sindaco che, in 7 anni e mezzo, non è stato ancora capace di inaugurare una scuola ricostruita se non quelle avviate dalla passata giunta di centrosinistra. D’altra parte, il cantiere della scuola Pettino-Vetoio è l’emblema dell’amministrazione Biondi che si è dimostrata incapace di delineare una prospettiva di sviluppo dentro un’idea chiara di rilancio della città. E così», proseguono dal Pd, «è accaduto che, durante l’esecuzione dei lavori di ricostruzione della scuola, siano letteralmente scomparsi gli isolatori sismici previsti dal progetto definitivo, approvato e validato. Il commissario all’edilizia scolastica Biondi ha acconsentito alla richiesta della ditta aggiudicatrice dell’appalto di eliminare i presìdi antisismici a vantaggio di un presunto innalzamento della qualità abitativa e di comfort, che in soldoni si traduce nell’allargamento di qualche centimetro delle finestre. La scuola avrà una classe di rischio sismico inferiore, sceso da A a B. Eppure, le scuole dovrebbero essere il luogo della massima sicurezza. Una scelta senza giustificazioni».
la difesa
Il sindaco replica: «Quelli del Pd non conoscono la differenza tra i ruoli di dirigenti e amministratori e, per l’ennesima volta, dimostrano la loro ignoranza. Le modifiche, se i tecnici le hanno acconsentite, sono evidentemente legittime e rispondenti alle esigenze della popolazione studentesca. Mi sembra l’ennesima polemica che sottintende altro. Pensassero, piuttosto, alla loro cattiva coscienza su tutto quello che non è stato fatto per la ricostruzione dell’edilizia scolastica e le gravissime responsabilità che portano sulle spalle sia come amministratori del territorio sia, in quota parte, con coloro che li hanno rappresentati a Roma, che hanno messo costantemente i bastoni tra le ruote alla nostra amministrazione e a quelle del cratere. Il piano dell’edilizia scolastica si è sbloccato, infatti, quando s’è insediato il governo Meloni con la delibera Cipess da 50 milioni sulle scuole del cratere, di cui 33 nella sola città dell’Aquila. Se vogliono un confronto sulla sicurezza delle scuole, e su quello che è avvenuto in questi anni, non hanno che da chiederlo, così la città saprà ancora di più le responsabilità che portano sulle loro spalle».
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