PESCARA. Il primo rapporto RespiVirNet fa subito suonare il campanello d’allarme. Il sistema di sorveglianza integrata epidemiologica e virologica evidenzia in Abruzzo un’impennata di casi d’influenza che fa balzare la nostra regione al secondo posto in Italia dopo la Lombardia per quanto riguarda l’incidenza totale. Ma se si considerano le fasce d’età, in particolare i bambini e gli adolescenti, l’Abruzzo conquista la vetta già nella prima settimana di controllo. È anche vero che tutte le Regioni, tra quelle che hanno attivato la sorveglianza, registrano un livello di incidenza di sindromi influenzali sopra la soglia basale, tranne Friuli-Venezia Giulia, Umbria, Molise, Campania e Sardegna, ma la nostra, che rientra nel primo gruppo, viene classificata tra le zone attualmente più a rischio d’Italia.
Il sistema RespiVirNet è coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità con il sostegno del ministero della Salute e si basa sulla collaborazione di medici di Medicina generale, pediatri di libera scelta e laboratori di riferimento regionale per i virus respiratori. La raccolta e l’elaborazione dei dati è effettuata dall’Iss che provvede all’elaborazione a livello nazionale e produce un rapporto settimanale epidemiologico e uno virologico.
Durante la settimana che si è appena conclusa, la quarantacinquesima del 2023 ma allo stesso tempo la prima di sorveglianza virologica, 992 medici sentinella hanno inviato dati sulla frequenza di sindromi influenzali tra i propri assistiti.
Il numero degli assistiti in sorveglianza è mediamente di 1.611.352 pazienti per settimana pari al 2,8% dell’intera popolazione italiana. L’incidenza media nazionale del primo rilevamento è pari a 6,38 casi per mille assistiti che, rapportati all’intera popolazione italiana, sono circa 375.000 malati. Ad essere colpiti maggiormente sono i bambini al di sotto dei cinque anni di età.
In dettaglio: nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza nazionale è pari a 12,26 casi per mille assistiti; nella fascia tra i 5 ed i 14 anni è 4,86; nella fascia 15-64 anni 7,04 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni si registrano 4,23 casi per mille. Ma l’Abruzzo ha una incidenza totale di 8,38, quindi di due punti sopra al valore nazionale, ed è superato solo dalla Lombardia che ha 8,91 casi per mille assistiti. Se però si considerano le età dei pazienti, l’Abruzzo primeggia sia per la fascia da 0 a 4 anni (26.90) sia in quella che va dai 5 ai 14 anni (12,00).
Scendiamo invece al terzo posto per quanto riguarda la fascia 15-64 anni (8,24) e al quinto per i pazienti dai 65 anni in su (4,25). Così si legge sul primo rapporto diffuso on line dal Dipartimento Malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità che, attraverso il sistema RespiriVirNet, ha anche stilato la classifica delle Regioni e continuerà a farlo per l’intera stagione influenzale, precisando che attualmente sola la Provincia autonoma di Bolzano insieme a Valle d’Aosta, Basilicata e Calabria non hanno ancora attivato la sorveglianza.
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