GIULIANOVA. Dietrofront dell’amministrazione di Giulianova sul caso delle indennità che sarebbero state percepite in più percepite dagli ex amministratori. Con una delibera di giunta, infatti, si è deciso di evitare il ricorso in appello contro le numerose sentenze avverse (il sindaco Jwan Costantini aveva dato mandato di ricorrere in appello alcuni mesi fa) e inoltre è stato dato l’incarico all’avvocato Anthony Hernest Aliano di procedere con un tentativo di definizione bonaria delle cause ancora pendenti. «L’avvocato Aliano ha evidenziato», si legge nella delibera, «come l’orientamento giurisprudenziale, anche della Corte d’appello di L’Aquila, sia indirizzato a determinare una soccombenza dell’Ente, ed ha contestualmente invitato il Comune, anche per evitare un aggravio di spese in caso di condanna, a valutare la possibilità di procedere con un tentativo di definizione bonaria della vicenda».
L’amministrazione guidata da Costantini aveva richiesto in totale circa 240mila euro ai suoi predecessori tra il 2009 e il 2018, e in causa sono stati chiamati l’ex sindaco Francesco Mastromauro e una sfilza di ex assessori, per un totale di 23 ex amministratori. Finora però le sentenze, sia del tribunale di Teramo sia del giudice di pace, sono state tutte a sfavore dell’ente. Dopo le vittorie nel merito degli ex amministratori Marcello Mellozzi, Gian Luigi Core, Germano Giovanardi, Alfonso Vella, Gianluca Grimi e Jurghens Cartone, un mese fa è arrivata anche quella dell’ex vice sindaco Gabriele Filipponi. Quest’ultimo avrebbe dovuto restituire al Comune 11.424 euro, considerate dall’accusa “indennità maggiormente percepite”, ma il tribunale di Teramo, così come ha fatto nelle precedenti sentenze, ha rigettato la domanda di restituzione del Comune. Inoltre un ex assessore, Roberto Mastrilli, aveva già vinto anche in appello.
Luca Venanzi
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