PESCARA. «Il risultato elettorale di domenica scorsa ci consegna una serie di spunti interessanti. Il più eclatante è che la più grande, vivace e moderna città d’Abruzzo, Pescara, ha preferito la proposta di Luciano D’Amico. L’altro è che c’è un’autostrada di consenso in questa direzione anche nella Val Pescara: Popoli, Torre de’ Passeri, Scafa e Manoppello hanno fatto la medesima scelta, facendo prevalere in larga misura il centrosinistra». L’analisi è del deputato Pd Luciano D’Alfonso.
«Va sottolineato che tutto questo è accaduto nella città di D’Annunzio e Flaiano», evidenzia il parlamentare Dem, «malgrado il centrodestra avesse candidato diversi pezzi da 90, molti dei quali hanno fallito. Guarda caso, tra i bocciati vi sono gli assessori della giunta Masci. Eppure, avevano utilizzato tutti i mezzi possibili e immaginabili, e forse anche quelli inimmaginabili: le vetrate di Tua, i bar del centro, le sale da cinema. Mancavano solo i droni, e avremmo visto davvero tutto». Di qui l’affondo al sindaco Carlo Masci e alla sua giunta: «Cinque anni di governo sordo e autoreferenziale pesano, e non bastano gli annunci tardivi, le promesse di cambiare tutto o i cantieri dell’ultimo giorno a cancellare i danni e gli errori che hanno portato allo sfacelo che è sotto gli occhi di tutti. Il centrosinistra deve ripartire da qui, evidenziando gli errori/orrori di una stagione da chiudere velocemente e proponendo un’idea nuova di città: inclusiva, attenta alle istanze del territorio e non respingente», chiosa D’Alfonso.
Non si sono fatte attendere le repliche, piccate, prima del consigliere regionale Lorenzo Sospiri, rieletto in quota Forza Italia, e poi del deputato di Fratelli d’Italia Guerino Testa. «Perso clamorosamente il primo treno, quello per la Regione Abruzzo, l’onorevole D’Alfonso tenta di salire sul secondo vagone, quello per il Comune di Pescara», incalza Sospiri, «ma concretamente, al di là delle belle speranze, perderà anche quello. L’Abruzzo ha già detto e dimostrato chiaramente alle urne che della sinistra strillona e inconcludente non ne vuole sentir neanche parlare. Pescara farà lo stesso e anzi sono pronto a candidarmi personalmente nella lista di Forza Italia per correre per la riconferma del centrodestra alla guida della città di Pescara». «C’è una visione coraggiosa e rivoluzionaria di questa città che implica inevitabilmente perplessità o dissensi su taluni aspetti», specifica Testa, elencando diversi interventi tra cui l’aeroporto «riqualificato e con traffico crescente, i grandi eventi culturali e sportivi, la filovia e la promozione turistica». «Solo chi lavora molto può commettere anche degli errori», conclude Testa, «ma una cosa è certa: è questa la direzione giusta e i prossimi mesi saranno quelli utili per trovare la migliore sintonia tra le parti interessate da alcuni ambiti di intervento cittadino oggetto di malcontento».(y.g.)