PESCARA. No alle associazioni antiabortiste nei consultori, sì ai consultori laici. Questo il messaggio lanciato ieri dai candidati Pd Claudio Mastrangelo, dirigente nazionale del partito, e Yassmen Khamas davanti al consultorio di via Giannina Milli «per ribadire anche a livello locale il dissenso dei confronti dell’emendamento del governo che consentirebbe l’introduzione delle associazioni antiabortiste nei consultori, limitando, di fatto, la libera scelta delle donne nel decidere della propria maternità».
«Siamo qui», dice Mastrangelo, «per protestare contro l’assurdo emendamento del governo al decreto Pnrr che prevede di inserire all’interno dei consultori le associazioni pro-life e antiabortiste facendo una gratuita ed inutile violenza psicologica alle donne che decidono di abortire e quindi accedere al servizio dell’interruzione volontaria di gravidanza».
«La Comunità europea», osserva Khamas, «aveva varato delle linee guida per garantire l’interruzione volontaria di gravidanza e per avere una accessibilità libera e totale, e qualsiasi tipo di emendamento che vada ad aumentare l’ostruzionismo è sicuramente una limitazione legalizzata che non può più esistere».
«L’amministrazione comunale», spiegano i due candidati Pd, «non può agire direttamente nei consultori, di competenza della Regione, però può far sì che, attraverso la collaborazione degli attori economici della città e con delle partnership, aprire dei consultori laici e autogestiti che siano a riparo da queste sferzate della politica reazionaria della destra. Nei prossimi tre anni garantiremo che ciò avvenga nella maniera più trasparente possibile».