TERAMO . Grande partecipazione emotiva e di fedeli, in particolare giovani, alle processioni in centro che precedono la Pasqua. In circa tremila, secondo la Curia, hanno preso parte al corteo della Desolata partito alle 4 di ieri e che ha percorso le strade del centro storico passando davanti alle principali chiese prima di fare rientro in piazza Orsini alle prime luci dell’alba. Altrettanto sentita e affollata è stata la processione del Cristo morto che, a partire dalle 18,30, ha percorso il cuore della città con le statue raffiguranti il feretro di Gesù e i simboli della sua passione e crocefissione. Nel cuore della notte, come da tradizione si è mosso il primo corteo guidato dal vescovo Lorenzo Leuzzi e al quale ha partecipato il sindaco Gianguido D’Alberto. Ad accompagnare l’effige della Madonna Desolata alla ricerca del figlio lungo il tragitto che ha fatto tappa nelle sette chiese del centro c’erano le donne vestite, i membri della confraternita dell’Annunziata, il coro e tanti cittadini che hanno illuminato gran parte del percorso con le candele.
«Questa partecipazione così imponente è testimonianza della voglia di stare insieme, riflettere e camminare insieme», ha evidenziato Leuzzi al termine della processione, «non è un evento tradizionale, un’esperienza del passato o un rito, ma è la certezza che il Risorto continua a camminare con noi». Per il vescovo la presenza in particolare dei giovani è indicativa del fatto che proprio loro «sono alla ricerca di nuove motivazioni per vivere e stanno scoprendo che tante proposte si stanno rivelando insufficienti e noi siamo chiamati a dare risposte significative per possano costruire un futuro migliore». Il legame della città con il corteo delle 4 è stata posta in risalto anche dal sindaco. «L’emozione della tradizionale processione della Desolata ci trova insieme anche quest’anno, per le vie della nostra meravigliosa città», ha sottolineato, «uniti come comunità che guarda al futuro, riscoprendo nel cuore l’amore incondizionato: quello di una madre per un figlio, quello di Gesù per l’umanità», Le stesse sensazioni le ha suscitate il corteo del tardo pomeriggio di ieri che si è snodato su un percorso più breve rispetto a quello della notte con in testa sempre Leuzzi, i sacerdoti della città e D’Alberto.
la Via crucis a Mosciano
Molto partecipata è stata anche la Via crucis vivente a Mosciano. «Nonostante sia solo al secondo anno di vita questa manifestazione è entrata già nel cuore dei moscianesi che hanno ripagato i grandi sforzi fatti dalla macchina organizzativa con una nutrita e calorosa partecipazione che non può che inorgoglirci e darci la spinta a fare sempre di più», afferma Antonio Di Matteo, presidente della Pro loco Musiano che ha organizzato l’evento che si è snodato lungo le strade del centro, «vogliamo ringraziare tutti i partecipanti, l’amministrazione comunale sempre presente e pronta a sostenerci in ogni iniziativa, i partner e gli sponsor che ci hanno sempre sostenuto convintamente e i cittadini che, con il loro calore, ci hanno dato la spinta a proseguire su questa strada tanto che inizieremo subito a lavorare per le prossime iniziative estive e alla prossima edizione della Via crucis vivente».
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