LANCIANO. Distano pochi metri e sono oggetto di importanti lavori volti a recuperarli e a ricucire dal punto di vista urbanistico una importante zona centrale di Lanciano: si tratta dell’ex calzificio Torrieri, dove nascerà un polo sociale e culturale grazie ai fondi Pnrr, 3 milioni e del consolidamento e manutenzione straordinaria strutturale della biblioteca comunale Liberatore a Villa Marciani, lavori affidati e appena avviati all’Archingeo Srls di Guardiagrele per 350mila euro, soldi finanziati con un mutuo con l’Istituto del Credito sportivo linea cultura.
Per quanto riguarda il Torrieri alla gara tra le 20 ditte invitate solo 2 hanno fatto un’offerta e a spuntarla è stata la Gidogi Srl dell’Aquila. «Si tratta di un appalto che prevedeva anche interventi migliorativi che sono arrivati», spiega l’assessore al Pnrr, Tonia Paolucci, «e quindi ora bisognerà armonizzare il progetto con questi interventi e si partirà. Il progetto “base” prevede la riqualificazione, ristrutturazione dell’ex scuola, la parte centrale dell’ex calzificio, per 2 milioni e 370mila euro e poi la realizzazione dei servizi come aule multimediali e sensoriali, aule di registrazione, sala conferenze, biblioteca multimediale, sportello immigrati e spazi per associazioni per 630 mila euro. Sarà un grande centro polifunzionale di aggregazione che manca in città e che deve essere pronto, come tutti i bandi Pnrr, per il 2026». Un progetto complesso, fatto a sei mani- oltre alla Paolucci ci sono l’assessore alla politiche sociali, Cinzia Amoroso, e ai lavori pubblici Paolo Bomba – che va a riqualificare dopo decenni di attesa il comparto edilizio dell’ex calzificio Torrieri, uno degli ultimi esempi di archeologia industriale lancianese e un’area delicata a livello urbanistico perché va ad unire il centro, il Corso, Parco Villa delle Rose con il Mancino, le ex officine storiche della Sangritana fino ad arrivare alla biblioteca Raffaele Liberatore a Villa Marciani,
E nella ottocentesca Villa del Mancino, ruspe e operai sono al lavoro perché sono iniziati gli interventi di consolidamento e manutenzione straordinaria. Gli operai sono partiti dal trivellamento esterno dalla parte del portico, quella più delicata, lì dove sono più evidenti le lesioni con un abbassamento del piano di posa della struttura causato da infiltrazioni di acque meteoriche e per la presenza di falde freatiche, che comportano un lieve scivolamento e abbassamento verso la parte bassa di via del Mancino. Lavori esterni per l’estate mentre poi si entrerà all’interno delle sale, e per alcune settimane la struttura diventata biblioteca nel 2006, potrebbe restare chiusa. Sono 150 i giorni previsti per i lavori.
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