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TERAMO. «È meraviglioso occuparsi del mio cavallo Highlander, anche se è anziano e non vedente, ma sa dare ancora tanto affetto e amore. Non dobbiamo dimenticarci i nostri animali e dobbiamo occuparci di loro anche quando invecchiano, anche quando si ammalano, anche quando non abbiamo tempo perché hanno ancora tanto da offrirci e insegnarci». A parlare è la 27enne studentessa universitaria in Tutela e benessere animale Erika Di Giannatale, di Villa Vomano, proprietaria di un cavallo incrocio tra un purosangue inglese e argentino dal nome Highlander che ha 35 anni di vita, un vero record per una specie che può arrivare a 25, massimo 30 anni, di longevità.
Il cavallo con gli anni è diventato cieco, ma ha ancora tanto affetto da donare, non solo a Erika che lo considera il suo migliore amico, ma anche ai tanti bambini disabili con cui svolge la pet-therapy. Un legame indissolubile che è nato quando Erika da piccola ha iniziato a gareggiare con Highlander nelle gare di equitazione condividendo tempo, allenamenti, sacrifici, gioie per le vittorie e delusione per le sconfitte. Sempre insieme. Quando Highlander ha iniziato a sentire il peso degli anni Erika ha lasciato le gare, ma non ha voluto separarsi da lui continuando ad accudirlo e a coccolarlo e non darlo via o sostituirlo con uno giovane come sovente accade. «Quando è arrivato Highlander è stata una gioia immensa e averlo ancora con me lo è doppia perché siamo cresciuti insieme», prosegue Erika, «non può vedere e non può camminare da solo, ma lo facciamo nelle lunghe passeggiate al fiume. Lui è tanto dolce, non ha perso la vivacità di un tempo e riesce a capire i pericoli e gli ostacoli ascoltando le mie parole e le mie carezze».
Erika racconta le sue giornate e i suoi segreti a Highlander che la ascolta e le si mette con il muso vicino alla guancia. È ghiotto di mele, ama trascorrere ore all’aria aperta e con i bambini a cui dona sorrisi. «Appena posso porto Highlander in un prato così può sentirsi libero nonostante i tanti limiti che ha», dice ancora la ragazza, «è felice quando sta con i bambini per la pet-therapy: riesce a renderli gioiosi e spensierati e a donare loro un affetto smisurato. Highlander come tutti gli animali è un dono di Dio. Non può vedere, ma è come se riuscisse a farlo attraverso il suo cuore grande. E io sono fortunata ad averlo nella mia vita: i nostri amici a quattro zampe ci arricchiscono di emozioni e di amore».
Adele Di Feliciantonio
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