LANCIANO. Scuola elementare di Marcianese chiusa per permettere la demolizione dell’asilo nido il Sorriso. È stata firmata ieri dal sindaco Filippo Paolini l’ordinanza per la sospensione delle attività didattiche per i circa 200 alunni della scuola primaria di Marcianese, dal 12 al 15 marzo 2024, per i lavori di demolizione dell’adiacente asilo nido definiti “non compatibili con il funzionamento del plesso scolastico”. Dopo riunioni e rinvii i lavori partiranno. Aggiudicata agli inizi di novembre 2023 alla Eco Scavi Srl di Frosinone, la demolizione è slittata di mese in mese fino ad ipotizzare il suo inizio durante le vacanze di Natale così da non creare disagi agli alunni e non perdere giorni di lezione. Ma così non è stato e si è arrivati ad oggi.
«In questi mesi sono stati spostati dei cavi telefonici ed elettrici», spiega l’assessore all’istruzione Angelo Palmieri, «organizzato il cantiere- aperto ufficialmente il 26 febbraio scorso, fissato il cronoprogramma degli interventi e fatto incontri con la scuola, che fa parte dell’Istituto comprensivo Don Milani, il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione dei lavori, la dirigente, il settore lavori pubblici e la ditta e si è decisa la chiusura “post elezioni”. La scuola infatti sabato 9 è chiusa per via della settimana corta ma anche perché è seggio elettorale. Lunedì ancora chiusura perché seggio ma anche perché partiranno i lavori che continueranno durante la settimana in cui le lezioni saranno sospese per sicurezza «per specifica tipologia dei lavori previsti e in considerazione delle movimentazioni dei mezzi di cantiere». Una chiusura che era stata chiesta dagli stessi genitori degli alunni a inizio anno scolastico per il timore che durante la demolizione si potessero alzare polveri pericolose e per il traffico già notevole nella zona; ma pensavano a un paio di giorni da legare magari alle festività. «Capiamo le difficoltà, i disagi dei genitori», riprende l’assessore Palmieri, «ma non possiamo fare altrimenti, neanche attendere le vacanze di Pasqua altrimenti rischiamo di perdere i fondi Pnrr, 1.400.000 euro, che finanziano l’opera. Ci sono tempi tecnici da rispettare legati anche al cronoprogramma dato dalla ditta. Chiediamo un sacrificio legato alla sicurezza degli alunni». Che con il cantiere dovranno convivere visto che dopo la demolizione ci sarà la ricostruzione del nido già aggiudicato alla ditta campana Corbo Group Spa di Sessa Aurunca (Ce) per 864.340,83 oltre Iva. Bisogna attendere invece per i lavori all’altro nido finanziato da Pnrr – 1.280.000 euro – in viale Marconi. «In viale Marconi la Sovrintendenza ha imposto al Comune di non demolire la struttura esterna perché c’è un vincolo storico», chiude Palmieri, «e quindi l’abbattimento più complesso e costoso per ora è in stand by».
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