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L’AQUILA. Marco Marsilio vince la contesa della piazza. Il candidato della coalizione di centrodestra infatti si assicura lo spazio più ambito per il comizio finale. Domani, all’Aquila e alla stessa ora, sarà il giorno dei governatori. E mentre Luciano D’Amico ospiterà Alessandra Todde, fresca del trionfo in Sardegna, per l’evento di chiusura della sua campagna elettorale che il candidato del Patto per l’Abruzzo terrà alle 18,30 nell’Auditorium del Castello, il presidente uscente e ricandidato, Marsilio, risponderà chiudendo la sua maratona elettorale, sempre alle 18.30, alla Villa Comunale davanti all’Emiciclo, lungo simbolo della sfida elettorale, salendo sul palco con altri governatori, tra i quali Francesco Acquaroli (Marche), Donatella Tesei Umbria) e Francesco Rocca (Lazio), ma non sono esclusi inserimenti dell’ultim’ora: Francesco Roberti (Molise) e il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Con la benedizione, da remoto, della premier.
GIORGIA MELONI
«Quando abbiamo candidato cinque anni fa Marsilio, per me era un problema privarmi di una persona così competente. Ero recalcitrante. Ma lui mi ha detto voglio tornare a casa e mi ha convinto. Insieme abbiamo convinto il resto della coalizione. E con tutti i leader, compreso Berlusconi, abbiamo convinto gli abruzzesi», ha detto Giorgia Meloni nel suo intervento al comizio del centrodestra a Pescara di due giorni. «A me piacerebbe», ha aggiunto, «che Marsilio facesse un’altra impresa: essere il primo presidente dell’Abruzzo a essere riconfermato».
ANTONIO TAJANI
«Le elezioni in Abruzzo sono elezioni locali», ha invece dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, rispondendo a chi ieri gli ha chiesto se il voto di domenica prossima ha una rilevanza nazionale. «In Abruzzo poi non ci sarà il voto disgiunto, quindi da questo punto di vista sono assolutamente ottimista», ha aggiunto il segretario di Forza Italia, «poi si canta vittoria quando si vincono le elezioni non a campagna elettorale in corso. I sondaggi dicono che ci sarà una vittoria del centrodestra ma i sondaggi veri sono quelli che escono dalle urne», ha concluso Tajani che domani tornerà in Abruzzo.
ETELWARDO SIGISMONDI
«La manifestazione di martedì a Pescara, con il presidente Meloni e con tutti i leader della coalizione è la dimostrazione di un centrodestra fiero e orgoglioso dei considerevoli risultati raggiunti dal presidente Marco Marsilio e dalla sua squadra di governo. Un centrodestra unito e forte per vincere le elezioni il 10 marzo. Grandissima è stata la partecipazione dei cittadini, attestazione di un importante e convinto consenso e di come il centrodestra sia largamente maggioranza in Abruzzo, tale da determinare la riconferma di Marsilio alla guida della Regione».
Così ha affermato ieri al Centro il senatore vastese Etelwardo Sigismondi, segretario regionale di Fratelli d’Italia. «Tutti gli abruzzesi non dimenticano che il centrosinistra ha già governato la Regione Abruzzo con risultati talmente scarsi che indussero, addirittura, alla scelta di cambiare il candidato alla presidenza. Va ricordato, infatti, che l’ex presidente di Regione del Pd, Luciano D’Alfonso, per evitare una sonora quanto scontata bocciatura da parte degli abruzzesi, preferì candidarsi in anticipo al Senato»
«Oggi, non avendo argomenti da proporre agli abruzzesi», continua Sigismondi, «gli esponenti del centrosinistra cercano di attaccare il presidente Marco Marsilio, sminuendo i traguardi raggiunti da lui e dal centrodestra. Il centrosinistra è consapevole di perdere le elezioni in Abruzzo con il candidato presidente D’Amico che non convince neppure il proprio elettorato. Tutti sanno che la scelta di candidare D’Amico è la dimostrazione che nessun partito del centrosinistra si è voluto intestare, con un proprio uomo, la sconfitta in Abruzzo. Il 10 marzo», conclude il segretario di FdI, «segnerà la riconferma di Marsilio e del centrodestra, forti degli importanti obiettivi centrati e della vigorosa sinergia con il governo nazionale che, infatti, nell’ultimo anno e mezzo ha prodotto per l’Abruzzo attenzione e risultati mai visti in passato». (l.c.)
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