TERAMO . «Il noi è un elemento vitale per tutti e per il bene comune». In uno dei passaggi iniziali della sua lectio magistralis è racchiusa la missione di vita di don Luigi Ciotti, insignito ieri nell’aula magna dell’università dell’onorificenza dell’Ordine al merito dell’Ateneo “Guido II degli Aprutini”. Don Ciotti, prete di strada accanto agli ultimi, ha fondato il Gruppo Abele, associazione che dal 1965 promuove l’inclusione e la giustizia sociale attraverso accoglienza, cultura, educazione e proposta politica, e negli anni ‘90 ha ampliato il suo impegno alla lotta contro il potere mafioso fondando l’associazione Libera. La cerimonia organizzata all’università in onore del 79enne sacerdote, preceduta dall’inno di Mameli, si è aperta con i saluti del rettore uscente Dino Mastrocola e con l’intervento della docente Fiammetta Ricci, coordinatrice della Scuola di legalità e giustizia.
«La relazione è l’essenza della vita», ha detto don Ciotti tra gli applausi, «e auguro a tutti di unire le nostre forze per diventare una forza. I giovani mi stanno particolarmente a cuore e hanno bisogno di trovare accanto adulti veri, coerenti e credibili. Vedo disorientamento in loro, i giovani si chiudono in rapporti virtuali creando nuove forme di dipendenza. C’è un deficit etico al giorno d’oggi. Perciò non voglio sentire parlare di etica della professione ma di etica come professione». Alla cerimonia sono intervenuti, tra gli altri, i componenti del Senato accademico, l’ex vice presidente del Consiglio superiore della magistratura Giovanni Legnini (a cui fu assegnato nel 2015 il primo Ordine al merito), il prefetto Fabrizio Stelo, il vescovo Lorenzo Leuzzi, il nuovo rettore Christian Corsi, il sindaco Gianguido D’Alberto, il questore Carmine Soriente e il comandante provinciale dei carabinieri Pasquale Saccone. Il riconoscimento “Guido II degli Aprutini”, che prende il nome dal vescovo che nel 1165 garantì ai teramani diritti di libertà personale e di possesso di beni, è la massima onorificenza dell’università di Teramo e viene conferito a figure che si sono distinte per il loro impegno sociale, civile e culturale. Questa la motivazione letta da Mastrocola, in chiusura di cerimonia, prima della consegna del riconoscimento a don Ciotti: «Per la testimonianza di una vita vissuta, con slancio e integrità, nell’impegno per gli altri, per la tenacia con cui si è speso nel contrasto a ogni forma di illegalità e di ingiustizia sociale, per la fiducia nella verità, per la cura verso gli ultimi, per la promozione di una cultura dell’inclusione e della pace, operando con la forza degli umili, con il coraggio dei liberi, con la grandezza dei semplici, con l’abbraccio che accoglie ogni persona senza riserve, e con la speranza di chi ha fede, l’università di Teramo ha deciso di conferire a Luigi Ciotti l’Ordine al merito Guido II degli Aprutini».
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