L’AQUILA. «Spero si possa ricominciare a denunciare e a contrastare le assurdità del nostro territorio senza essere tacciati di fare campagna elettorale»: da questa premessa parte il consigliere comunale Paolo Romano (L’Aquila nuova) per tornare a denunciare il fatto che «L’Aquila è l’unico capoluogo di regione a non vedersi riconosciuto neanche un Ufficio accise, dogane e monopoli (Uadm) e a ottenere solo e soltanto un ufficio direzionale antifrode, a differenza di tutti gli altri capoluoghi di regione che si vedono invece riconosciuti due uffici di livello dirigenziale». L’esponente della minoranza consiliare denuncia l’inconsistenza delle «rassicurazioni di esponenti politici di centrodestra dei mesi scorsi: hanno ottenuto solo di tardare la trasmissione della nota della direzione centrale che mette nero su bianco l’ipotesi di declassamento, arrivata proprio l’11 marzo, un giorno dopo le elezioni».
La nota viene considerata un passaggio propedeutico all’approvazione definitiva: «Il capoluogo avrà un’ulteriore perdita di peso politico oltre che di servizio a favore di Pescara», accusa Romano, «e tutto il territorio sarà defraudato, dopo la sede di Confindustria, di un altro importante settore. La politica deve dimostrare senso istituzionale e compattezza di intenti contro il declassamento. Viene perciò chiesta da subito al presidente Roberto Santangelo una presa di posizione di tutto il consiglio comunale e una conferenza dei capigruppo urgente in cui dare ascolto alla vertenza dell’Agenzia delle dogane con l’audizione dei sindacati».(a.rap.)
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