VASTO. La diga di Chiauci andrà a pieno regime nel 2026. A confermare la notizia è il presidente del Consorzio di Bonifica Sud di Vasto, Nicolino Torricella. «Le ultime verifiche», fa sapere Torricella, «hanno dato esito positivo. Mancano davvero pochi metri per il completo riempimento che verrà fatto a breve. Seguiranno poi le dovute verifiche e gli accertamenti. Certo è che nel 2026 la diga sarà piena e potrà finalmente garantire l’atteso ristoro. I lavori di ultimazione dell’invaso proseguono secondo il cronoprogramma. Gli invasi sperimentali che permetteranno l’esercizio ordinario della diga fino al raggiungimento della massima capacità hanno superato l’esame», dice Torricella.
La risorsa idrica proveniente dalla diga di Chiauci è attesa da tutto il Vastese. Nel 2023 il Consorzio ha proseguito nell’implementazione e realizzazione dei lavori di messa in sicurezza della diga mediante utilizzo dei fondi Fsc (Fondi per lo sviluppo e la coesione). Il Consorzio di bonifica ha ottenuto un giudizio positivo al termine della visita ispettiva della Commissione di collaudo tecnico-amministrativo. Fino ad oggi è stato possibile immagazzinare nell’invaso artificiale, la “quota” autorizzata dal ministero delle Infrastrutture e della mobilità / Direzione generale per le dighe e le infrastrutture idriche, un volume di circa 9 milioni di metri cubi di acqua. Saranno garantiti, così, anche per il 2024 i fabbisogni idrici per gli usi agricoli, industriali e potabili che la diga è tenuta a soddisfare per il territorio di competenza.
Prosegue l’impegno della Regione per l’autonomia idrica di tutto il territorio, per garantire l’irrigazione delle aree agricole, per gli utilizzi industriali e per la destinazione idropotabile. Nel corso del biennio 2023-2024, oltre al completamento degli interventi finanziati con i fondi Fsc finalizzati alla completa messa in sicurezza dell’invaso, sono stati appaltati anche i lavori per il progetto del Lago di Pescolanciano. «È un’ opera di sistemazione idraulica», ha spiegato di recente l’ex consigliere regionale Manuele Marcovecchio, «fuori alveo posta in coda al lago di Chiauci, che consentirà la possibilità di raggiungere la quota di massima regolazione dell’invaso, in condizioni di piena sicurezza».
L’appalto ha un valore di circa 9 milioni di euro. La diga è sottoposta a vigilanza costante da parte del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti – Direzione generale per le dighe che attua sul posto due visite semestrali. «Seguo da vicino le procedure», conclude il presidente Torricella, «e posso dire che siamo soddisfatti e contenti per essere ormai vicini al traguardo». Negli ultimi due anni sono stati superati importanti ostacoli. Il progetto della diga venne redatto nel 1977. I lavori furono affidati nel 1984 per un importo pari a 51.671.828.685 miliardi di lire, Il volume d’invaso alla massima regolazione è di 14,2 milioni di metri cubi.
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