L’AQUILA. Da settembre a oggi quasi 100mila vaccini contro l’influenza e 21mila contro il Covid: soltanto due abruzzesi su 10 fanno la profilassi congiunta. Il Centro è in grado di pubblicare i dati delle vaccinazioni per Over 60 e Over 65, anti-Covid e antinfluenzale, da settembre 2023 fino a oggi. Complessivamente i vaccini antinfluenzali sono stati 99.290, mentre quelli anti-Covid appena 21.211. Una differenza sostanziale, che è alla base del primato negativo che vede l’Abruzzo al quartultimo posto a livello nazionale (numeri aggiornati al 28 dicembre scorso elaborati dalla Fondazione Gimbe in base ai dati del ministero della Salute) per numero di vaccini somministrati agli Over 80. L’Abruzzo fa registrare una percentuale del 2,6%, ben al di sotto dell’andamento nazionale. Hanno fatto peggio soltanto tre regioni: Calabria e Basilicata, che si fermano al 2,4 per cento degli Over 80 vaccinati e infine la Sicilia, con appena l’1,1 per cento dei vaccinati ultra 80enni.
l’antinfluenzale piace di più
L’Asl che ha fatto registrare i numeri migliori riguardo al vaccino contro l’influenza è quella di Chieti (39.030). Seguono le Asl di Pescara (32.669) e Teramo (27.008). Un discorso a parte va fatto per l’Asl dell’Aquila, Avezzano e Sulmona. Il numero di 449 vaccinazioni totali è un dato largamente sottostimato in quanto i dati a disposizione sono incompleti a causa dei problemi causati dall’attacco hacker al sistema informatico dell’Azienda sanitaria.
i vaccini anti-covid
I numeri delle vaccinazioni anti-Covid per gli Over 60 sono in generale molto ridotti rispetto a quelli dell’antinfluenzale. Vuol dire che l’opzione di sottoporsi, contestualmente, alla doppia vaccinazione non è stata tenuta in debita considerazione dagli abruzzesi. Il primato nel numero delle vaccinazioni anti-Covid spetta all’Asl di Pescara, che ne ha effettuati 7.965, a fronte dei 7.415 dell’Asl di Chieti e dei 5.674 di quella di Teramo. Per l’Asl provinciale aquilana sono a disposizione soltanto i dati delle vaccinazioni effettuate in farmacia (96), mentre non sono stati elaborati i dati delle vaccinazioni ambulatoriali e da parte dei medici di medicina generale.
i dati dell’ultimo mese
Prendendo invece in esame i numeri delle vaccinazioni relativi all’ultimo mese (dal 13 dicembre scorso a oggi) agli Over 60 e Over 65, si riscontrano 12.637 vaccini antinfluenzali e 9.468 vaccini anti-Covid. Riguardo a quest’ultimo dato, è evidente che si tratti di quasi la metà del totale delle immunizzazioni contro il coronavirus dal riavvio della campagna dello scorso autunno. Dunque, in qualche modo, si nota l’effetto-rilancio della campagna vaccinale realizzato attraverso gli open day, anche se con numeri che si mantengono ancora piuttosto bassi in relazione all’ampia platea dei potenziali beneficiari.
L’influenza incalza
Quasi neutralizzata negli ultimi tre anni anche a causa dell’utilizzo più ampio delle mascherine e delle misure di prevenzione tra le quali il distanziamento, l’influenza stagionale è tornata a riprendersi la scena e attualmente ha messo al letto già 7 milioni di italiani colpiti dai virus respiratori con un’incidenza mai vista finora, a detta degli esperti. L’ondata era prevista, ma la campagna vaccinale andata a rilento e le coperture basse hanno fatto il resto. Tanto che, più del Covid, è ora l’influenza a picchiare duro. Poco più di un milione soltanto tra Natale e Capodanno le persone che si sono ammalate, come ha certificato l’Istituto superiore di Sanità. Ma il numero reale potrebbe però essere ancora più elevato a causa dei ritardi di notifica causati dalle festività. Appuntamenti, questi, che hanno rappresentato una privilegiata occasione di contagio con effetti pesanti anche per i pronto soccorso presi d’assalto. «Al momento è difficile prevedere quando ci sarà il picco. È tuttavia probabile che nelle prossime settimane ci sarà ancora una circolazione sostenuta dei virus respiratori, specie dopo la riapertura delle scuole», avverte Anna Teresa Palamara, direttrice del Dipartimento Malattie infettive dell’Iss. Il Covid, invece, sembra rallentare. Nell’ultima settimana l’indice di trasmissibilità è sotto soglia epidemica (a 0,75), calano i contagi segnalati (38.736) e i ricoveri. In aumento i decessi (371). Uno studio pubblicato su Eurosurveillance ha confermato un buon livello di protezione del nuovo vaccino antiCovid che ha mostrato un’efficacia del 70,7% contro il ricovero e del 73,3% dalle cure in terapia intensiva.