CHIETI. «Ho telefonato a Valerio Giannini per farmi spiegare ciò che è accaduto. Mi ha raccontato che si trovava in quel punto casualmente e di essere intervenuto per dividere alcune persone che si stavano picchiando. Io credo alla sua versione». Così il sindaco Diego Ferrara interviene sulla vicenda del consigliere comunale della sua maggioranza indagato dalla procura della Repubblica di Chieti per la rissa avvenuta lo scorso Ferragosto, a Francavilla al Mare, nel tratto della pista ciclopedonale tra gli stabilimenti balneari La Murena e Lo Squalo.
GLI INDAGATI E LE ACCUSE
Oltre al politico della lista civica “Chi ama Chieti”, sono finiti nei guai anche i teatini Oliviero Ongari (56) e Carlo Troiani (65) e tre giovani di 26 anni: i francavillesi Luca Rapino e Tullio Masci e Alex D’Amico, residente a Torrevecchia Teatina. Per il settimo indagato, 17 anni all’epoca dei fatti, procede la procura dei minorenni dell’Aquila. Secondo l’imputazione formulata dal pubblico ministero Giuseppe Falasca, sulla base degli accertamenti dei carabinieri di Francavilla, gli indagati, «costituiti in due avverse fazioni, prendevano parte alla rissa percuotendosi reciprocamente o comunque spalleggiando coloro che aggredivano fisicamente gli antagonisti». In base a quanto ricostruito, gli animi si sono accesi dopo che il microfono di un dj che si stava esibendo in uno stabilimento balneare è stato afferrato da qualcuno che ha urlato: «Chieti m…».
INTERVIENE FERRARA
All’indomani della notizia della chiusura delle indagini preliminari, atto che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio, il sindaco Ferrara commenta: «Anche un’altra consigliera ha assistito all’episodio e ha confermato ciò che mi ha riferito Giannini. Ho l’assoluta certezza che riuscirà a dimostrare la sua versione dei fatti».
I VIDEO
I presunti autori della rissa sono stati individuati dagli investigatori attraverso le immagini delle telecamere e alcuni video girati dai bagnanti e pubblicati sui social. In uno di quei filmati, Giannini viene ripreso mentre è trattenuto da altre persone e grida: «Che fa’ c’hai paura? Pezzo di m…, vieni qua. Me ne servono una ventina a me…». Giannini, contattato dal Centro, ha preferito non rilasciare dichiarazioni.
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