L’AQUILA. Missione compiuta. I colori neroverdi tornano in serie A. Per ora è la serie A2, questo il nome che è stato dato dalla Federazione italiana rugby alla nuova categoria. Al momento i meccanismi della riforma non sono ancora del tutto chiari, ma comunque, riportare il rugby aquilano nei campionati che contano era l’obiettivo che nel 2021 si era dato Mauro Scopano, presidente della neonata società La Rugby L’Aquila. E domenica scorsa, con la vittoria sul campo di Messina, i neroverdi dei coach Emanuele Lo Greco e Luigi Milani hanno raggiunto il primo degli obiettivi: conquistare la seconda promozione in tre anni, dopo l’esordio in serie C nel 2021, grazie a un gruppo di giovanissimi atleti nati tra le mura dell’Aquila. A loro si è aggiunto qualche “vecchietto” che ha ripreso dal chiodo le scarpette da rugby. Tra questi, l’allenatore della mischia, Milani, che domenica scorsa a Messina è tornato in prima linea, a supportare la spinta delle mischie, nell’ingrato compito di pilone. «È stato bellissimo», racconta. «Ho rimesso gli scarpini, ma è stato meraviglioso tornare a indossare i colori della città». Dalla prima di campionato L’Aquila appariva superiore, ma ci sono stati momenti di sofferenza. «È vero», conferma Milani. «Abbiamo sofferto soprattutto la pressione». Per trovare una squadra dell’Aquila in serie A bisogna tornare alla stagione 2018/19. Allora si chiamava Unione Rugby L’Aquila, un sodalizio tra Polisportiva L’Aquila Rugby, Gran Sasso, Le Vecchie Fiamme L’Aquila e L’Aquila Neroverde. La squadra si salvò, ma l’anno seguente la società non riuscì a iscriversi al campionato. Poi è arrivata La Rugby L’Aquila, serie C, promozione in serie B il primo anno, il secondo posto il secondo anno e ora la promozione. Un campionato in cui La Rugby ha potuto schierare una rosa con moltissimi giocatori. «È vero», conferma il vice allenatore Milani, «abbiamo potuto far giocare tantissimi atleti e tutti si sono dimostrati all’altezza. Merito di una base che è sempre apparsa solida, anche quando L’Aquila era sparita dai campionati di rugby che contavano. Ben vengano compagini come Paganica, Rex, e Avezzano, aggiunge Milani, «se ci sono tante squadre c’è competizione e questo farà alzare il livello del rugby aquilano». Del resto, L’Aquila è l’avamposto del rugby nel Sud Italia. L’ultimo campionato ha visto non solo la promozione dell’Aquila, ma anche il ritorno del rugby che conta al Fattori, ristrutturato grazie proprio all’impegno della società. La partita con l’Us Roma ha visto arrivare allo stadio almeno 3.500 spettatori, poi c’è stata l’Italia Under 19, la partita Fiamme Oro-Petrarca Padova, in un ritorno di entusiasmo confermato dai tanti messaggi arrivati sui social dei protagonisti dell’impresa. Messaggi a cui si è aggiunto quello del presidente della Regione, Marco Marsilio. «La Rugby L’Aquila è in serie A! Traguardo atteso e meritato, frutto del duro lavoro e della determinazione della squadra e dello staff, del prezioso sostegno dei tifosi che non è mai mancato».
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