AVEZZANO. Mentre 60 città italiane entrano a far parte della Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta), il Comune di Avezzano viene espulso dalla rete dei Comuni ciclabili. Si tratta del primo caso di espulsione, tiene a precisare l’organizzazione ambientalista che riunisce quasi 200 sedi locali in tutta Italia. Fiab punta il dito contro «l’attuale amministrazione che ha messo in atto politiche manifestamente ostili alla mobilità ciclistica con la demolizione di ciclabili esistenti».
Ma la replica dell’amministrazione, affidata al consigliere Gianluca Presutti, non si è fatta attendere. Presutti annuncia che con il nuovo piano di mobilità sostenibile gli amanti delle due ruote avranno il triplo dei chilometri percorribili con strade 30 (limite massimo 30 chilometri orari) per garantire la sicurezza di tutti e cordoli rialzati solo per arterie a scorrimento più veloce dai 50 chilometri orari in su. «La vecchia ciclabile (realizzata dall’allora sindaco Gabriele De Angelis) non ha funzionato, spesso deserta e poco amata», esordisce il presidente della Commissione urbanistica, pianificazione del territorio e viabilità. «È evidente che dobbiamo rinnovare profondamente la visione della ciclabilità cittadina, altrimenti tutto rimarrà nel limbo del mancato utilizzo. Presenteremo il piano strategico sulla ciclabilità dopo il Giro, ma in questi giorni abbiamo avuto un cordiale confronto con l’associazione cittadina della mobilità sostenibile e la reazione della cittadinanza è stata di largo consenso rispetto alla rimozione dei cordoli. Se c’è chi amava quei cordoli (come qualcuno della Fiab), ce ne faremo una ragione», sottolinea Presutti, «soprattutto se chi critica lo fa per partito preso, senza conoscere il progetto complessivo. Con il nuovo piano», spiega il consigliere, «i chilometri percorribili in bici triplicheranno con collegamenti verso le periferie. La logica è togliere i cordoli dalle strade centrali, dove il limite di velocità delle auto sarà di 30 chilometri orari per la sicurezza di ciclisti e pedoni. La rete ciclabile, in tal modo, sarà più estesa, sicura, attrattiva e coerente con il piano di pedonalizzazione del centro e di restyling di corso della Libertà. La rimozione dei cordoli ha liberato circa 90 posti auto», aggiunge Presutti che annuncia come «anche via Marconi diventerà strada 30».
Proprio per la realizzazione delle strade 30 Fiab ha assegnato «il punteggio massimo a Bologna che ha esteso la zona 30 a gran parte delle città e premiato comuni come Collegno (TO) per aver iniziato il processo verso tale traguardo». È, infine, recente la notizia dell’accordo per l’acquisizione delle vecchia ferrovia dello zuccherificio che sarà trasformata in un percorso ciclopedonale. «Dinanzi a ciò meravigliarsi per 300 metri di pista modificata è paradossale», conclude Presutti.
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