SULMONA. Fumata bianca per la governance del Cogesa. Il nuovo amministratore unico è Nicola Sposetti, già componente del collegio dei revisori della Camera di Commercio Chieti-Pescara. L’elezione è avvenuta ieri pomeriggio nell’ambito dell’assemblea ordinaria dei soci che ha raggiunto la soglia delle 1.173 quote. Il professionista di 59 anni, originario di Notaresco in provincia di Teramo, ha incassato il voto unanime dei comuni soci, con l’eccezione di Villetta Barrea e Castelvecchio Subequo che si sono astenuti. L’amministratore unico subentra al consiglio di amministrazione ed eredita una situazione contabile delicata, tenendo conto che la partecipata peligna lo scorso anno aveva proclamato lo stato di crisi e recentemente ha depositato il piano di ristrutturazione del debito che attende il via libera del Tribunale. «Ho accettato con la consapevolezza delle responsabilità che discendono dall’assunzione dell’incarico», dichiara il neo amministratore unico, «non ho piena contezza dello stato dell’arte ma sono altresì edotto che saranno molteplici le criticità da affrontare». Tra i vari incarichi ricoperti, Sposetti, tra il 2007 e il 2008, è stato componente del Collegio dei Revisori ufficiali dei Conti per il controllo dei rendiconti di esercizio di partiti e movimenti politici nominato dai presidenti di Camera e Senato. Ha inoltre collaborato con i Comuni di Nocciano, Alba Adriatica e Fano e con l’Istituto zooprofilattico di Teramo. Nel 2013, dopo aver vinto le primarie del Pd, è stato il candidato sindaco del centrosinistra alle elezioni comunali di Notaresco. È una figura tecnica che ha messo d’accordo le varie componenti politiche. «Abbiamo trovato un’unione d’intenti che segna un grande risultato, visto il momento storico che sta affrontando la società», aggiunge il sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, pronto a rivedere la posizione dell’ente che l’altro giorno aveva presentato opposizione al piano di ristrutturazione del debito, dando mandato a un legale. «Sono emerse delle incongruenze e come tali vanno trattate. Tuttavia, all’esito del confronto con il nuovo amministratore, faremo le nostre valutazioni», conclude Di Piero. (a.d.a.)
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