FRANCAVILLA. In attesa che si arrivi a una definizione per la riapertura del centro vaccinale a Francavilla, la soluzione di proposta dalla Asl di inserirlo all’interno del consultorio non sembra entusiasmare nessuno dei due settori. Da un lato, infatti, chi opera nel centro vaccinale vorrebbe mantenere una certa autonomia e soprattutto la stessa impostazione a livello di turni e di orari di lavoro, cosa difficile con l’ingresso nel consultorio. Dall’altra, invece, si vuole evitare una compressione o una sovrapposizione dei servizi consultoriali con quelli vaccinali, concetto espresso a più riprese anche dal sindaco di Francavilla Luisa Russo nel momento in cui è stata proposta tale soluzione.
In questo momento potrebbero essere due le soluzioni se le due attività dovessero ritrovarsi nella stessa struttura. La prima vedrebbe un servizio vaccinale attivo nei momenti di chiusura del consultorio, cioè nei pomeriggio di lunedì, mercoledì e venerdì, oltre al sabato mattina, impostazione però poco congeniale a chi lavora nel centro vaccinale. La seconda invece, oltre ai discorsi pomeridiani, vedrebbe il servizio vaccinale attivo nel consultorio nella giornata del giovedì, con un’inevitabile sovrapposizione delle attività. Cosa che evidentemente non entusiasma chi lavora nel consultorio.
Quello invece su cui sono tutti d’accordo è il piano C, vale a dire la ricerca di una struttura diversa dove poter ricollocare il centro vaccinale, che dalla data dell’ispezione dei Nas nell’ex Padovano a fine febbraio è stato trasferito nel distretto sanitario di via Cavour a San Giovanni Teatino. Anche perché, come viene sottolineato da più parti, il trasferimento abbraccerà un lasso di tempo a medio-lungo termine, visto che lo stesso Padovano vedrà a breve l’inizio dei lavori di ristrutturazione, che comunque lo lasceranno indisponibile a lungo. Dalla Asl però non sembrano esserci novità: si continua a lavorare al disegno proposto un mese fa dal direttore Thomas Schael che vede il ritorno del centro vaccinale su Francavilla, inserito proprio all’interno del consultorio. Non ci sono però indicazioni sulle tempistiche, né sull’impostazione che eventualmente verrà data al servizio, intesa come giorni e come orari. Nel frattempo il punto di riferimento per l’utenza rimane il distretto di San Giovanni Teatino, che se non altro serve per mantenere invariata l’equipe medica. In attesa che si faccia ritorno in città.