CELANO. Il Comune di Celano è costretto a cambiare i programmi per arrivare alla riapertura della tribuna dello stadio Fabio Piccone, inagibile ormai da anni. A seguito di un sopralluogo della ditta incaricata, infatti, sono emerse ulteriori problematiche che hanno bloccato la riqualificazione. La ditta ha infatti comunicato che la tribuna è decisamente «ammalorata nella parte sommitale» e non ci sarebbero le condizioni per un intervento di riparazione. La tribuna, quindi, dovrà essere demolita e successivamente ricostruita.
Come conferma il sindaco Settimio Santilli. «Sono stato subito avvisato dalla ditta incaricata di questi problemi che sono venuti fuori», afferma, «mi hanno detto che dovevano installare delle reti di protezione nella parte alta della tribuna e queste non potevano essere chiodate perché la struttura è veramente messa male. Ovviamente abbiamo chiesto idonea documentazione delle cose che rappresentavano ed il tutto è stato protocollato come si fa in questi casi. Alla luce di ciò abbiamo deciso, insieme ai tecnici comunali, di bloccare il cantiere perché non ci sono le condizioni di sicurezza minime. Tutto questo è dovuto alla totale mancanza di manutenzione nel corso degli ultimi decenni, nessuno ha mai pensato a farla. Abbiamo discusso abbondantemente sul da farsi e alla fine è stato deciso che la tribuna dello stadio dovrà essere demolita e successivamente ricostruita. Lo so che la notizia è di quelle che faranno discutere, ma non vedo altre alternative, mettere un rattoppo significherebbe non fare il bene della Celano sportiva».
Un grande problema dunque per gli sportivi celanesi che aspettavano da tempo la riapertura, visto che sono costretti a vedere le partite in casa nel settore dei distinti totalmente allo scoperto. A questi sportivi, non più tardi di settembre, era stato detto che la riconsegna dei lavori ci sarebbe stata nell’arco di tre mesi e invece niente.
«I tempi», continua il sindaco Santilli, «non sono in grado di definirli, ma non saranno di certo brevi. Fare previsioni in situazioni del genere è quasi impossibile, dovremo chiedere un mutuo, fare una gara di appalto e avere tutta la documentazione a posto. Sono il primo ad essere dispiaciuto, ho giocato a pallone, sono il primo tifoso della squadra della mia città ma non possiamo fare diversamente».
L’importo dei lavori dovrebbe aggirarsi intorno ai due milioni di euro.
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