CATIGNANO. Il Comune di Catignano entra nella rete nazionale delle Città del Tartufo. L’annuncio è stato dato dal vice sindaco Annalisa Piermattei dopo l’incontro in remoto con i vertici dell’associazione nazionale Città del Tartufo-San Miniato che ha ufficializzato il riconoscimento.
«Si tratta di un altro tassello importante dopo il villaggio Neolitico, nostro patrimonio architettonico e storico, l’area camper Santa Irene sorta da un mese e già piena, per la promozione del comune e del territorio», afferma Piermattei che ha puntato al raggiungimento dell’obiettivo insieme al sindaco Enrico Valentini e a Berardo Di Giandomenico, storico cercatore di tartufi della zona ed esponente dell’associazione tartufai ValPescara.
«È grande la nostra soddisfazione di amministratori. Abbiamo colto al volo la possibilità di essere inseriti nella rete e sabato scorso abbiamo ufficializzato l’adesione. Per Catignano è una splendida opportunità di crescita per puntare al turismo esperienziale che sta prendendo sempre più piede in Italia».
Il prossimo obiettivo sarà «la convocazione di un convegno a giugno “Il tartufo tra i sapori d’estate” per spiegare la valenza» di questo riconoscimento «e anche per fa conoscere il magnatum tuber, la nostra eccellenza abruzzese».
Nel frattempo l’amministrazione, come rimarca Piermattei, pensa a «ripopolare le tartufaie di cui la nostra terra, così come altri luoghi della regione, è ricca». Dopo il censimento, «punteremo alla loro riqualificazione e alla creazione di nuovi posti di lavoro»”. A San Miniato, in provincia di Pisa, si è riunita l’assemblea che ha sancito l’ingresso di Catignano nel circuito nazionale delle Città del Tartufo.
«La cultura italiana del tartufo è diventata patrimonio Unesco con una rete di 73mila tartufai. A Pisa siamo legati», svela il vice sindaco, «anche perché di Pisa erano gli studenti che sono venuti a fare gli scavi del Villaggio Neolitico», altro vanto di Catignano così come l’area camper Santa Irene inaugurata da un mese e «già invasa da un centinaio di camperisti italiani e stranieri, francesi e spagnoli, in prevalenza».
Catignano, che sta già «pensando a un gemellaggio con la città di Pisa» è inoltre «entrata a far parte della rete del Cammino di Margherita, un percorso storico che copre 7.449 chilometri attraversando quattro nazioni diverse (Italia, Svizzera, Belgio e Francia) e circa 400 tra borghi, paesi e città», conclude il il vice sindaco Piermattei.
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