TERAMO. Tre bandi avviati dalla Asp1 volti a migliorare i servizi e le condizioni di lavoro del personale, ma anche a ottimizzare spazi e tagliare i costi. A fare il punto sulle attività dell’azienda per i servizi alla persona che gestisce le case di riposo di Teramo, Nereto e Civitella del Tronto, è stato ieri il commissario Roberto Canzio. L’ex assessore comunale della giunta Brucchi da oltre due anni è alla guida dell’Asp1 nel tentativo di risanarne il maxi debito e rilanciarne l’offerta. In questa scia si inseriscono i tre bandi appena promossi.
Il primo riguarda l’affidamento dei servizi socio-assistenziali per le strutture di Teramo e Civitella, mentre quella di Nereto verrà data in concessione: il bando è stato messo a punto tenendo presenti le necessità degli utenti ma anche dei lavoratori per i quali è stata prevista la clausola sociale che permetterà di conservare i livelli occupazionali. Ma per il personale delle case di risposo ci sarà anche un miglioramento delle condizioni di lavoro: gli operatori oggi inquadrati come Osa saranno trasformati in Oss, con adeguamento contrattuale e salariale per oltre cento di loro.
Il secondo bando punta a fare cassa, sgravando di costi superflui l’azienda: è stato dato infatti il via libera alla vendita di immobili ritenuti non più funzionali alle attività dell’Asp1. In particolare: appartamenti e terreni, soprattutto a Teramo fra la zona della Cona e la Gammarana (in questo caso si tratta dell’ampio appezzamento davanti all’istituto Igea), che potrebbero portare fino a 2,5 milioni di euro nelle casse dell’azienda.
Sul risparmio energetico punta invece il terzo bando: è stata avviata una procedura negoziata, previa manifestazione di interesse, per efficientare la casa di riposo De Benedictis di Teramo. Un intervento che «consentirà la riduzione dei costi energetici al 90% ed azzeramento dei costi di manutenzione per i prossimi dieci anni», ha detto Canzio. «Proseguiamo su un percorso fatto di tagli dei costi senza tralasciare la qualità dei servizi. E guardiamo in prospettiva: se da una parte vendiamo immobili non più utili, dall’altra procediamo alla riqualificazione di strutture centrali come Regina Margherita e Gemma Marconi», ha spiegato il commissario, che ha concluso: «Queste operazioni condotte con i tre bandi, nel loro complesso, ci porteranno ad arrivare all’80% di quello che era il disavanzo annuale».
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