SANT’OMERO. A distanza di quasi un anno dal crollo della vecchia abitazione a Sant’Omero tra via Roma e via Regina Margherita, a causa della fuga di gas in cui rimase sepolto, uscendone vivo, l’ultraottantenne Angelo Di Gennaro, poi deceduto per altre complicanze lo scorso agosto, il Comune e ha dato il via alla rimozione dei detriti. Con il dissequestro dell’immobile da parte dell’autorità giudiziaria a marzo e dopo le ordinanze ai proprietari rimaste inevase, l’ente rimuoverà le macerie rivalendosi successivamente sui privati.
Dal sopralluogo dei vigili del fuoco, seguito al crollo del 7 gennaio, era emerso che quattro abitazioni attigue alla casa esplosa erano inagibili seppur non occupate. Nei mesi successivi vennero rimossi e fatti cadere altri blocchi pericolanti e furono transennati gli inerti di cui il Comune sta avviando la rimozione per questioni di sicurezza. Per questo ha chiuso al transito la strada che accede alle mura del castello, ma ieri sono scattate polemiche perché mancavano i cartelli che avrebbero dovuto segnalare l’interruzione di circolazione stradale. Automobilisti e conducenti dei pullman Tua si sono ritrovati davanti il blocco senza alcun preavviso. L’ordinanza dirigenziale che ha disposto la chiusura della strada è arrivata, infatti, dopo l’apertura del cantiere. Così c’è stato chi ha dovuto fare marcia indietro percorrendo contromano la via, con i bus in particolare costretti a manovre molto complicate. In quel momento, per fortuna, non erano di passaggio ambulanze dirette al vicino ospedale. (a.d.p.)