TERAMO . L’associazione Robin Hood, presieduta da Pasquale Di Ferdinando, torna a puntare il dito contro i tempi di realizzazione della Casa dello studente. Prendendo spunto da una frase pronunciata qualche settimana fa dal presidente dell’Azienda per il diritto agli studi universitari (Adsu) Vincenzo Di Giacinto, che ha indicato nel 2026 (su proroga concessa dal ministero dell’università) la data per il completamento dei lavori dell’ex sede del rettorato di viale Crucioli, Di Ferdinando evidenzia: «Siamo preoccupati e stupiti per la nuova tempistica indicata di recente dal presidente dell’Adsu. In una conferenza stampa dello scorso mese di agosto, in risposta a una nostra precedente denuncia sui ritardi, furono date per realizzate opere non ancora fatte e venne stabilito un cronoprogramma (da ultimare entro il 2025, ndc) che invece non stanno rispettando. Attualmente, per quanto riguarda i lavori per il secondo lotto destinato al dormitorio per gli studenti, siamo ancora fermi a ciò che è stato detto dieci mesi fa. Hanno fatto soltanto qualche scavo e messo alcuni pali. Che senso ha allungare i tempi e dare comunicazioni non veritiere? È una situazione scandalosa e indegna nei confronti della città, degli studenti e delle loro famiglie. Teramo», sottolinea Di Ferdinando, «è l’unico capoluogo di provincia d’Abruzzo senza una Casa dello studente. Bisogna necessariamente accelerare sul cronoprogramma». Il presidente di Robin Hood, inoltre, annuncia: «Presenteremo un esposto circostanziato sulla vicenda alla Corte dei Conti e poiché, dopo nostre richieste d’intervento, alcuni enti locali non sono intervenuti, faremo anche delle denunce per omissioni di atti d’ufficio». (g.l.)