L’AQUILA. Nessuna proroga per la fine del mercato tutelato dell’energia che scadrà il 10 gennaio prossimo per il gas e il 1° aprile per l’energia elettrica. L’Ue conferma lo stop (vedi l’articolo nella pagine nazionali del Centro). Gli abruzzesi che non hanno ancora scelto un fornitore nel mercato libero verranno presto chiamati a stipulare nuovi contratti. Nel mercato tutelato i prezzi sono determinati dallo Stato, mentre in quello libero è la concorrenza tra gli operatori a stabilire le tariffe. Al momento i due servizi coesistono e circa due terzi degli utenti domestici hanno già effettuato il passaggio. Ma cosa accadrà a chi non ha ancora scelto un operatore?
IL PASSAGGIO. Dopo le scadenze di gennaio e aprile, a chi non avesse fatto in tempo ad effettuare la scelta non verranno tagliati luce e gas. Per quanto riguarda la fornitura del gas, chi il 10 gennaio 2024 non avrà scelto un nuovo operatore continuerà a usufruire della materia prima erogata dal vecchio venditore. Le condizioni contrattuali saranno simili a quelle delle offerte a prezzo variabile Placet, acronimo che sta per prezzo libero a condizioni equiparate di tutela. Le offerte Placet per l’utenza domestica contengono informazioni chiare e comprensibili.
I prezzi vengono stabiliti dal venditore e sono ritoccabili ogni 12 mesi, ma entro un range di condizioni di massima definite dall’Arera, l’autorità di regolazione per l’energia. Gli utenti che verranno dirottati verso l’offerta Placet avranno, comunque, la facoltà di passare in qualsiasi momento ad un altro operatore all’interno del mercato libero. Stando ai dati dell’Arera, nel 2022 la quota delle famiglie che ha acquistato il gas in regime di maggior tutela è calata al 33,2%, pari praticamente a un terzo degli italiani.
ENERGIA ELETTRICA. Per l’energia elettrica, i clienti domestici che entro la data limite non saranno passati a un fornitore nel mercato libero, verranno spostati in automatico al Servizio a tutele graduali: si tratta di un servizio in cui le condizioni contrattuali vengono definite dall’Arera in base agli esiti delle aste territoriali. Anche in questo caso è possibile, in qualsiasi momento, passare ad altro operatore. Il fornitore di energia elettrica verrà scelto con aste sul prezzo di commercializzazione: si aggiudica l’asta chi propone il prezzo più basso per l’elettricità. Il totale dei clienti è stato suddiviso in 26 aree territoriali, ciascuna delle quali contiene 220mila utenze. Ciascun operatore può aggiudicarsi un massimo del 30% di ciascuna area. . COME SCEGLIERE. Le bollette rappresentano una voce importante nel budget familiare. Per questo, prima di cambiare operatore, l’Arera suggerisce di consultare i prezzi tramite il comparatore messo a disposizione sul proprio sito, che mette a confronto i diversi operatori sul mercato con le relative tariffe. Ma ci sono anche dei casi in cui la proroga per l’ingresso nel mercato libero avviene automaticamente: dopo le proroghe approvate nei mesi scorsi, l’ultimo spostamento in avanti del mercato libero è stata stralciato dalla bozza del decreto Energia, che ha recentemente superato l’esame del Consiglio dei ministri, ma rimane una mini-proroga solo per i soggetti deboli. Si tratta di particolari categorie di utenti: over 75 a basso reddito, disabili, cittadini che risiedono in una casa colpita da calamità naturale, terremoti, alluvioni o altro, o cittadini che per vivere necessitano di supporti alimentati da corrente elettrica. Quest’ultima categoria, però, viene annoverata solo per il mercato della luce. Nei casi citati è prevista una proroga automatica che consente di posticipare la scelta dell’operatore per le bollette di luce e gas. Nello specifico, gli utenti considerati “fragili” potranno godere ancora del servizio di maggior tutela, in attesa di un provvedimento mirato dell’Autorità per l’energia.