CHIETI. Il Comune mette in tavola tutte le carte che hanno portato ad approvare il bilancio «stabilmente riequilibrato» secondo la legge e risponde così ai nove consiglieri di maggioranza che hanno chiesto «con urgenza» l’invio dello scambio di corrispondenza tra amministrazione e prefetto «per tutelarsi», dato il rischio dello scioglimento del consiglio. Lo scontro politico tra centrodestra e centrosinistra sulla data da cui partono i tre mesi entro i quali va approvato il bilancio è infatti nelle mani del ministero dell’Interno che ha poco meno di 20 giorni per pronunciarsi. Intanto, a fornire il riscontro ai consiglieri con un dettagliato documento di sei pagine è la segretaria generale Celestina Labbadia.
il riscontroLa richiesta dei consiglieri è stata inviata all’ufficio di presidenza di Luigi Febo, al sindaco Diego Ferrara e, appunto, a Labbadia. Dei tre chiamati in causa è stata Labbadia a rispondere con lo scopo di «esplicitare il comportamento di questa amministrazione sull’iter di approvazione del bilancio stabilmente riequilibrato». Tra le prime pagine, Labbadia evidenza il contesto normativo in cui viene redatto il bilancio senza debiti, quindi sottolinea il termine «perentorio di tre mesi» entro cui il consiglio deve presentare al ministero l’ipotesi di bilancio di previsione. Poi, passa al contesto interno del Comune, quindi a scandire le tappe che hanno portato l’ente a dichiarare lo stato di dissesto «formalmente comunicato al ministero, alla Corte dei conti e alla prefettura», sottolinea Labbadia.
le date Per FdI il bilancio è stato approvato in ritardo perché i tre mesi partono dalla nomina dell’Osl, «avvenuta il 2 agosto». Per il Comune «in data 28 agosto 2023 l’ufficio territoriale di governo-prefettura ha comunicato a mezzo Pec la nomina della commissione straordinaria di liquidazione e insediata il 29 agosto».
«DOCUMENTI A DISPOSIZIONE»I consiglieri non erano però a digiuno dei documenti perché «il Comune nel rispetto delle disposizioni normative», scrive la segretaria, «e al regolamento di contabilità dava corso alle messa a disposizione di tutti i documenti contabili e i suoi allegati ai consiglieri», così da poter depositare gli emendamenti. Quanto alla data, Labbadia specifica che l’approvazione del bilancio «si sostanzia in un processo segmentato da più atti e provvedimenti con il coinvolgimento di più organi di governo», scrive, «la norma di cui si discute il termine perentorio necessita essere contestualizzata». Procedure simili si sono verificate anche in altri Comuni «in analoga situazione di dissesto interpretando il termine dei tre mesi dall’emanazione, non adozione, del Dpr e dalla data di notifica dell’emanazione del decreto di nomina dell’Osl, cioè dalla pubblicazione del Dpr su Gazzetta ufficiale». Per il Comune il bilancio è quindi approvato in tempo. Ora si aspetta la risposta del ministero.