TERAMO. Sarà un’azienda di Tortoreto, la Res Agraria, a redigere il piano del verde del Comune di Teramo. La società si è aggiudicata la gara d’appalto da 48mila euro indetta dall’ente e dal primo gennaio sarà al lavoro per consegnare entro pochi mesi un documento che consenta all’amministrazione di avere sia una visione completa del patrimonio verde che strategie utili a gestirlo nel miglior modo possibile.
La redazione di un piano del genere viene sollecitata da anni da più fronti, quello politico e quello dell’associazionismo, in virtù anche dell’importante presenza di aree boschive, parchi ed alberi sul territorio comunale. Ad ottobre scorso la giunta aveva approvato le linee guida alle quali la società che si sarebbe aggiudicata il servizio si dovrà attenere. Il piano, stando proprio all’indirizzo dell’amministrazione, dovrà contenere: l’analisi quantitativa e tipologica delle aree verdi; l’analisi delle criticità, delle vocazioni e delle potenzialità presenti; le proposte e le previsioni di sviluppo, ampliamento, miglioramento del verde urbano, periurbano, rurale e delle reti ecologiche; il regolamento del verde per il patrimonio pubblico e privato; le strategie e gli strumenti per l’informazione, la formazione, il coinvolgimento e la partecipazione della cittadinanza. Un documento complesso che contiene anche un vero e proprio censimento del verde, presupposto indispensabile per pianificare le azioni di intervento relative a potature, abbattimenti, sfalci e attività connesse che tutelino l’ambiente salvaguardando la sicurezza del territorio e della collettività. La redazione del piano «richiederà alcuni mesi di lavoro ma finalmente ci permetterà di avere uno strumento utile alla migliore gestione del verde sia nel presente che nel futuro», spiega l’assessore al ramo Valdo Di Bonaventura. Il piano, secondo le intenzioni dell’amministrazione, sarà condiviso con le associazioni ambientaliste. «Ho espresso questa intenzione sin dall’inizio proprio perché si tratta di un patrimonio, quello del verde, che è di tutti», aggiunge Di Bonaventura, «ho già parlato di questo con la società che si occuperà di redigere il piano, trovando grande disponibilità. L’idea è di avere dunque un primo incontro interlocutorio proprio con la società e in un secondo momento coinvolgere le associazioni per acquisire proposte, pareri e fare insieme un percorso condiviso» conclude l’assessore.
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