L’AQUILA. La Asl gestirà alcuni ambulatori medici all’interno del carcere di Preturo. Lo prevede una convenzione tra la stessa Asl e la direzione della casa circondariale dell’Aquila che sarà presto firmata. La delibera Asl non lo dice ma è probabile che la decisione di mettere a punto la convenzione sia stata presa dopo le problematiche sorte durante la detenzione del boss mafioso Matteo Messina Denaro, malato terminale recluso nel penitenziario di Preturo e deceduto a settembre 2023 all’ospedale dell’Aquila. Per le prime cure oncologiche a Messina Denaro, in carcere fu allestito un ambulatorio in una cella vicina a quella dove era rinchiuso il boss. Quando le condizioni si aggravarono il detenuto fu portato al San Salvatore. Il sopralluogo di un tecnico Asl per valutare la fattibilità di realizzare ambulatori Asl in carcere è del 12 giugno 2023 (risulta dalla delibera) quando appunto Matteo Messina Denaro era da 5 mesi recluso a Preturo. «Le prestazioni sanitarie» si sottolinea nel documento «devono essere erogate, per esigenze di sicurezza, preferibilmente all’interno degli Istituti penitenziari e – solo qualora non sia ragionevolmente possibile garantire un’adeguata assistenza sanitaria in ambito intramurario – presso le strutture pubbliche sanitarie esterne più prossime all’istituto penitenziario dove si trovi ristretta la persona detenuta. La richiesta di ricovero o visita specialistica esterna, o di ogni altro accertamento diagnostico da effettuarsi presso strutture sanitarie esterne, va inoltrata, a cura dai sanitari della struttura all’autorità giudiziaria competente per il tramite della direzione dell’istituto penitenziario».
In base alla convenzione «l’istituto penitenziario si impegna a individuare e a procedere alla consegna e alla manutenzione, in uso a titolo gratuito, di adeguati e idonei locali da adibire allo svolgimento dell’attività sanitaria nell’istituto. Con nota del 12 giugno 2023 il responsabile del servizio di prevenzione e protezione della Asl ha dichiarato di aver effettuato un sopralluogo presso le nove sezioni detentive dell’istituto penitenziario dell’Aquila riscontrando l’idoneità per l’esercizio di attività sanitaria per ambulatori medici. I locali, dotati di idonea serratura, devono rimanere a uso esclusivo del personale sanitario così come le chiavi. Pertanto l’ingresso sarà consentito solo in presenza di personale sanitario o personale delegato da questi ultimi. Sono a carico dell’azienda l’arredamento e le dotazioni sanitarie e informatiche necessarie per l’utilizzo degli ambulatori. Sono a carico del ministero della Giustizia gli oneri relativi agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria dei locali concessi in uso, nei limiti in cui detti interventi siano necessari ad assicurarne l’idoneità allo svolgimento della funzione sanitaria, nonché alle utenze (acqua, elettricità, riscaldamento)».
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