VASTO. Dopo 4 mesi, per M.C., cinquantenne di origine salentina accusato di tentata estorsione aggravata ai danni di un imprenditore vastese, si sono riaperte le porte del carcere. Il suo legale, l’avvocato Massimiliano Baccalà, è riuscito a fargli avere gli arresti domiciliari in attesa di giudizio. Comparso lo scorso fine settimana davanti al gup di tribunale di Vasto Anna Rosa Capuozzo, il giudice ha accolto le richieste del difensore e ha concesso all’imputato il giudizio con il rito abbreviato. L’udienza è stata fissata al 12 settembre. Secondo l’accusa M.C. per due mesi avrebbe minacciato un imprenditore vastese cercando di estorcergli denaro con l’aggravante di essersi finto amico. Telefonate anonime e sms di minacce con richieste di denaro da utenze sconosciute erano cominciate ad arrivare alla vittima a ottobre 2023. Parlandone con M.C., quest’ultimo si era offerto di aiutarlo. Quando i carabinieri hanno avviato le indagini hanno intercettato l’indagato. Nel corso di una successiva perquisizione sono stati ritrovati i telefoni e gli sms mandati alla vittima. (p.c.)