VASTO. Notte di violenza nella Casa lavoro di Torre Sinello a Punta Penna. Il bilancio è di un appartenente al corpo di polizia penitenziaria ferito e di altri agenti e un medico minacciati di morte da un detenuto che, dopo essersi procurato delle lesioni, ha preteso gli fossero consegnati dei farmaci. Ci sono volute ore per riportare l’uomo alla calma. Il detenuto è stato trasferito nel reparto di Psichiatria dell’ospedale di Lanciano. L’agente ferito è stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale San Pio di Vasto.
Quanto accaduto è solo l’ultimo episodio di un susseguirsi di eventi violenti che più volte i sindacati della polizia penitenziaria hanno definito inaccettabili. Nella notte tra sabato e ieri tutto è cominciato quando il detenuto ha iniziato ad agitarsi. Richiamato da un agente che cercava di calmarlo, l’uomo, armato di lamette e forbici, lo ha ferito alla bocca. Subito dopo si è procurato delle ferite per essere accompagnato in infermeria. Arrivato in infermeria, avrebbe minacciato di tagliare la gola al personale sanitario se non gli fossero stati consegnati alcuni farmaci. Soltanto il sangue freddo e la professionalità di chi era in servizio ha evitato tragiche conseguenze.
Da mesi, i sindacati di polizia denunciano la presenza a Torre Sinello di detenuti affetti da problemi psichiatrici a fronte di inadeguati servizi specialistici di assistenza e con il personale addetto alla sorveglianza assolutamente insufficiente.
«La situazione all’interno della Casa lavoro è diventata insostenibile», ha dichiarato ieri il sindaco Francesco Menna, non appena è venuto a conoscenza dell’accaduto. «Va data una risposta urgente. La carenza di personale si unisce anche alla carenza dei servizi specialistici di assistenza alla persona come la psichiatria. Ringrazio di cuore, per l’ennesima volta, l’agente che è stato ferito e i suoi colleghi per il grande impegno che mettono ogni giorno nel loro lavoro. Contestualmente ringrazio il personale sanitario».
Lo scorso 16 novembre, a Chieti, il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, riunito su richiesta del prefetto Mario Della Cioppa per discutere del delicato momento vissuto nel carcere istoniense, ha annunciato l’arrivo di sei agenti di polizia penitenziaria e personale medico e infermieristico. «Occorre fare presto», ha ribadito Menna, «gli episodi di violenza si susseguono e il personale della polizia penitenziaria è assolutamente insufficiente. Molti agenti andranno presto in pensione e la situazione potrebbe peggiorare. Oltre all’arrivo di agenti, è necessaria anche la nomina di un direttore permanente».
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