SANT’OMERO. Docente apprezzatissimo, storico, sociologo e, in passato, anche amministratore comunale. Era questo e tanto altro Gabriele Di Francesco, professore all’università D’Annunzio di Chieti deceduto nella notte fra domenica e ieri nell’abitazione di San Benedetto del Tronto dove viveva con il figlio. È stato quest’ultimo, ieri mattina, ad accorgersi che il padre era senza vita ed ha subito dato l’allarme, ma non c’è stato nulla da fare. L’uomo da qualche tempo era malato. Originario di Sant’Omero, il professore sociologo avrebbe compiuto 72 anni il prossimo 1° aprile.
La notizia della sua morte ha scosso Sant’Omero e la sua pagina Facebook è stata subito inondata di attestazioni di cordoglio. Di Francesco ha alle spalle una esistenza dedicata allo studio, ai libri, al recupero della tradizione storico-artistica e gastronomica non solo di Sant’Omero.
È stato sociologo alla Asl di Teramo anche se la passione per le discipline sociali e l’amore per l’università ed i giovani hanno sempre caratterizzato la sua esistenza. È stato docente a Teramo sotto la D’Annunzio nella cattedra di sociologia del diritto. Poi il ruolo a Chieti. È autore di diversi testi universitari, di decine di ricerche socio-antropologiche dell’Abruzzo. A Sant’Omero, era uno dei fondatori del Sodalizio dei Cultori di Ercole che ha promosso la storia della chiesa più antica d’Abruzzo, quella di Santa Maria a Vico.
A Di Francesco vanno attribuiti gli studi legati alla tradizione gastronomica. È stato organizzatore di numerosi convegni e giornate di studio anche sul festival del baccalà. Sant’Omero, il mondo accademico, l’Abruzzo che lo conosceva e apprezzava lo piangono. Nel suo curriculum, anche l’esperienza di consigliere comunale nei primi anni Novanta. «Il professor Di Francesco lascia un vuoto incolmabile», afferma il sindaco di Sant’Omero, Andrea Luzii, «la città si stringe al figlio. Ha fatto e dato tanto a Sant’Omero contribuendo alla memoria storica e al recupero delle tradizioni, sempre presente, sempre pronto a divulgare i risultati dei suoi studi. Ci mancherà». Al sindaco fa eco il presidente della Pro loco Sandro Di Addezio. «Costantemente eravamo in contatto, costantemente era vicino a noi. Ha saputo dare tanto alla Pro loco in termini culturali, per anni ha curato il simposio accademico “La Ragion Gastronomica” portando a Sant’Omero firme importanti. Non solo la Pro loco, Sant’Omero e l’Abruzzo perdono una importante insostituibile colonna».
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