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L’AQUILA. Tradizione e innovazione a confronto, ma anche grandi prospettive di business e valorizzazione dell’eccellenza agroalimentare regionale. La terza e ultima giornata della Fiera internazionale dei tartufi d’Abruzzo, al Parco del Castello dell’Aquila, ne ha confermato potenzialità e prospettive specie se si parla di export e di crescita dei mercati regionali. «L’interesse dei buyer (acquirenti) arrivati qui all’Aquila è altissimo», ha detto Paola Marchetti, Export innovation manager, che ha coordinato e facilitato gli incontri. «Non solo per i tartufi, ma anche per tanti altri prodotti made in Abruzzo, come formaggi, olio, patate, carote, aglio nero. I contratti per numero e volume di affari non si possono per ora quantificare, si è alla fase della determinazione di un prezzo di massima, la trattativa vera e propria, privata, si avrà in una fase successiva, ma già da oggi partiranno prodotti in importanti mercati nel mondo». Un bilancio positivo per gli organizzatori della seconda edizione, l’assessorato regionale all’Agricoltura, con l’Azienda regionale attività produttive (Arap) nel ruolo di braccio operativo.
«NUMERI POSITIVI»
«Il bilancio è positivo», ha commentato Romeo Ciammaichella, responsabile internazionalizzazione di Arap, a margine dei tanti incontri tra le sessanta aziende abruzzesi dell’agrifood partecipanti e 14 buyer internazionali. «Molti contratti di fornitura, grazie a questi serrati incontri, sono già a un passo dalla firma; l’internazionalizzazione è tra i principali obiettivi di questa fiera, in continuità con le azioni già portate a compimento a Dubai, a Bruxelles, in Arabia Saudita, ad Helsinki, a Palma di Maiorca e fino al 20 novembre scorso in Bosnia Erzegovina. La strada intrapresa è quella giusta e a dirlo sono numeri e fatti concreti». Un impegno anche per il futuro. «L’azione di Arap non si esaurisce ovviamente nel creare occasioni di contatto tra i buyers e le nostre aziende», ha detto il direttore generale di Arap, il marsicano Antonio Morgante, «l’affiancamento e il supporto prosegue poi lungo tutto il processo di internazionalizzazione, per centrare l’obiettivo della commercializzazione verso l’estero».
ACQUIRENTI INTERNAZIONALI
I buyer internazionali, provenienti da mercati chiave a livello globale, hanno incontrato gli imprenditori abruzzesi, apprezzando e assaporando la vasta gamma di prodotti esposti. Nomi come Simon Ferrer per Spagna e Messico, Maroud Gebrael, Christian Daou e Zarmig Halladijan per il Qatar, Faraj Al Faraj per la Giordania, Michelangelo Satriano e Dario Babic per la Bosnia Erzegovina, Anna Maria D’Andrea per il Venezuela, e altri, hanno manifestato interesse per i prodotti abruzzesi.
INTRATTENIMENTO
La terza giornata ha offerto eventi di intrattenimento come la rievocazione “Ritorno al Medioevo”, show cooking, asta di beneficenza per cani abbandonati e masterclass sui dolci.
FORMAZIONE
La collaborazione con la Scuola Majella tartufi ha messo in luce l’importanza della formazione nelle scuole per i giovani interessati alla raccolta dei tartufi. Luigi Di Bacco, referente del sodalizio, ha enfatizzato la necessità di garantire una formazione adeguata per sviluppare un corretto rapporto tra gli studenti e i cani utilizzati per cercare tartufi.
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