L’AQUILA. «Il piano di dimensionamento scolastico è parte del declino delle aree interne». Così il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci commenta l’approvazione del disegno che cambia di fatto la geografia scolastica nell’intero Abruzzo. Dall’anno scolastico 2024/2025 la situazione degli istituti scolastici cambierà e saranno soppresse e accorpate sette istituzioni scolastiche delle 11 previste – tre in provincia dell’Aquila, due nelle province di Pescara e Chieti. Secondo Pietrucci questo è solo l’ultimo tassello di un’organizzazione dei servizi dove la parola d’ordine è razionalizzazione. «Tutto questo avviene soprattutto nelle aree più fragili, nei paesi di montagna, nelle realtà dove già da tempo è in atto un lento, inesorabile spopolamento», ha commentato il consigliere dem, «l’esito è drammatico: ci sono pochi abitanti quindi si tagliano i servizi e così si riducono ulteriormente gli abitanti e i servizi vengono eliminati. I paesi, di conseguenza, a un certo punto muoiono. Il piano di dimensionamento scolastico è parte di questo doloroso declino». Pietrucci ha evidenziato che «il decreto Milleproroghe approvato dal governo Meloni aveva previsto che in Abruzzo si eliminassero undici dirigenze scolastiche e dunque si accorpassero tra di loro gli istituti coinvolti. Questo obiettivo, per il 2024, è stato ridotto a sette e tre di queste dirigenze verranno soppresse nella provincia dell’Aquila: viene sacrificato l’istituto comprensivo Serafini Di Stefano di Sulmona, accorpato ad Avezzano dell’Iis Torlonia Bellisario con l’Iis Croce e il liceo artistico Bellisario con l’istituto tecnico Galilei, mentre l’Alto Sangro perde la dirigenza dell’istituto alberghiero». (e.b.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA .